
Controlli della Polizia locale all’Isola di San Giovanni
Ravenna è città sicura e monitorata con attenzione ma resta la criticità del quartiere Farini, la zona della stazione ferroviaria. È il quadro delineato dall’assessore comunale a Sicurezza e Polizia locale, Eugenio Fusignani, il quale sulle possibili applicazioni dei decreti Piantedosi sostiene che, seppur la competenza sia della Prefettura, l’unica ‘zona rossa’ a Ravenna potrebbe essere quella dell’Isola di San Giovanni.
Entrando nel dettaglio, l’assessore Fusignani afferma che "dal 2016 ad oggi, il quartiere Farini è stato oggetto di continui interventi da parte del Comune, della Polizia locale e di tutto il sistema delle forze dell’ordine" con l’installazione di "moderni sistemi di videosorveglianza" e "servizi di pattugliamento costanti e continuativi da parte di tutte le forze di polizia". A questo proposito i dati dei controlli e delle sanzioni della Polizia locale, dall’1 gennaio al 27 novembre 2024, parlano chiaro a partire dalla proposta di interventi risolutivi a carico di nove persone. I vigili urbani hanno effettuato numerosi controlli straordinari nell’Isola di San Giovanni, inviando in Procura 91 notizie di reato. Sono state, poi, 55 le persone segnalate alla Prefettura come assuntrici di droga, mentre 388 gli illeciti amministrativi esclusi quelli del codice della strada e 89 i verbali di allontanamento. Nel 2023 sette erano state le persone a carico delle quali era stata fatta proposta di intervento risolutivo. I controlli avevano portato a: 116 notizie di reato in Procura, 37 segnalazioni alla Prefettura per droga, 393 illeciti amministrativi e ben 118 verbali di allontanamento.
L’assessore Fusignani, però, denuncia l’"indifferenza rispetto ai provvedimenti irrogati" da parte di alcuni soggetti protagonisti di episodi di "degrado urbano, disagio sociale, disordine diffuso e disturbo" quali abuso di alcol, cessione e consumo di droga, furti, in particolare di bici e violazioni del regolamento di polizia urbana. I soggetti in questione "irridono gli operatori", "rappresentando agli stessi, a parole o con i loro comportamenti, la ritenuta inutilità dell’attività posta in essere, tanto da annunciare in maniera manifesta l’intenzione di non corrispondere quanto dovuto per le violazioni, confortati dalla protettiva condizione di nullatenenza e dalla presunta certa impossibilità dell’erario a riscuotere i crediti tributari e, cosa ancor più grave, mostrandosi apatici persino rispetto alla prospettiva della condanna da parte dell’Autorità Giudiziaria". Insomma, si fa quel che si può ma la criticità del quartiere Farini persiste e l’istituzione della ‘zona rossa’ è una possibilità. In ogni caso Ravenna non è "in una situazione di emergenza" e l’invito è quello a evitare "allarmismi inutili" con ipotesi "fantasiose" di impiegare l’esercito.