Da 17 mesi uffici comunali ospiti in una sala mensa

Succede a Sant’Agata, dall’alluvione di maggio. Il sindaco: "Mancano le coperture finanziarie dalla struttura commissariale per il cantiere di via IV Novembre".

Da 17 mesi uffici comunali ospiti in una sala mensa

L’alluvione. a Sant’Agata

Tra una settimana saranno 17 mesi esatti che gli uffici comunali di Sant’Agata sul Santerno si trovano ospiti della sala mensa della scuola media, sfrattati dall’alluvione del 17 maggio del 2023. "Siamo l’unico Comune che si trova ancora fuori casa" ricorda il sindaco, Riccardo Sabadini. Il cantiere, che dovrebbe sistemare il palazzo comunale di via IV Novembre, è ancora alle fasi preliminari, mancando le coperture finanziarie da parte della struttura commissariale. "Abbiamo destinato 250.000 euro dell’avanzo di bilancio per cercare di tamponare e portare comunque avanti il cantiere – spiega il primo cittadino –, ma fino a quando non verranno destinate effettivamente le risorse promesse non sarà possibile procedere e far tornare gli uffici nella loro casa". Non si tratta solo di disagio per i dipendenti comunali, costretti a lavorare in luoghi ad altro destinati e con evidenti problemi di coabitazione tra uffici, ma anche della sistemazione delle scuole elementari ‘Pascoli’. Come in un immenso gioco del domino, quegli stessi spazi, che ora sono l’ufficio tecnico o l’Urp, sarebbero diventati a breve sede di aule della vicina scuola elementare ‘Pascoli’ il cui progetto di miglioramento strutturale e rifacimento delle facciate è già in fase operativa e largamente finanziato. "Si tratta di lavori che cambieranno il volto della struttura - continua il sindaco -, ma al momento non riusciamo a prevederne l’inizio lavori".

Esisterebbe un’altra soluzione per gli uffici comunali, usare la Casa del Contadino, ma, anche in questo caso, mancano i 400.000 euro necessari per la sistemazione dei danni da alluvione e, come per il palazzo comunale, si è in attesa che i soldi, promessi a marzo di quest’anno, siano effettivamente stanziati e resi disponibili. "Così sembra quasi facile – commenta Sabadini –, ma i cantieri prevedono comunque alcuni mesi di lavoro, sia in un caso, sia nell’altro. Poi, una volta trasferiti gli uffici, bisognerebbe sistemare l’aula mensa con opere minime, ma funzionali a realizzare alcune aule, e, solo allora, si potrebbe dare il via al cantiere della Pascoli". Sono 8 le classi da trasferire per almeno uno o due anni scolastici, tanto si stima possa durare il lavoro. "Per questo non possiamo che appoggiarci alla scuola media – continua il sindaco – per poter garantire ad alunni e insegnanti le migliori condizioni possibili". Il sindaco tiene anche a tranquillizzare le famiglie degli studenti della Pascoli in merito ad alcuni timori che sono serpeggiati in questi giorni rispetto alla salubrità della struttura stessa, che nel maggio ‘23 era stata comunque interessata dagli eventi alluvionali. "Abbiamo fatto tutte le verifiche del caso – conclude – ed è intervenuta anche l’Ausl per certificare come la scuola sia più che agibile. Vorrei tranquillizzare tutti che ci stiamo tutti impegnando, nonostante le difficoltà, a cercare di portare avanti i lavori nel minor tempo possibile, sollecitando chi di dovere".

Matteo Bondi