Dal Covid alla Segre "Ce li aspettavamo"

Gli studenti hanno affrontato ieri la prima prova della Maturità dedicata al tema di Italiano: "Pensavamo ci sarabbe stato anche un titolo sulla guerra"

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C’è chi è sollevato, chi preoccupato, chi ha l’aria stanca. Però sorridono tutti perché comunque la prima prova è andata. Gli studenti impegnati nell’esame di maturità ieri hanno iniziato con il tema di italiano. "Ho scelto quella sul testo di Liliana Segre e Gherardo Colombo" dice Lorenzo Montanari uscito dall’istituto tecnico commerciale Ginanni. Sono passate da poco le 12.30 e vicino a lui un gruppo di ragazze e ragazzi provenienti dalla stessa scuola. "Avevamo fatto una simulazione della prova a metà anno – continua – e ci ha aiutato. Alcuni temi di attualità ce li aspettavamo, come il Covid ad esempio. Ci ha stupito non ci fosse la guerra". È stato un anno positivo per tutti, assicurano, sopratutto dopo i patimenti della pandemia. "Anche se – ripetono in diversi – ci saremmo aspettati un esame senza scritti. Ci speravamo". Chiara Solaini, sempre di Ragioneria, ha scelto il titolo sul Covid, ma il pensiero è andato già oltre. "Ora ci preoccupa la prova di economia" dice. Giada Corelli ha invece scelto il cambiamento climatico e le tracce uscite non l’hanno sospresa. Per Silvia Contessi la scelta è caduta sui social. Nessuno, tra i primi ad uscire, ha scelto il tema di letteratura, anche se, spiegano, entrambi dedicati a due autori, Pascoli e Verga, studiati e approfonditi durante l’anno. "Tornare in presenza – osserva Silvia – è stata una fortuna, soprattutto in vista dell’esame. Tutto è stato più semplice". Le chiacchiere fuori dalla scuola durano poco, c’è chi corre alla fermata dell’autobus, chi ricorda la prova del giorno successivo: "Mangiamo veloce poi andiamo a studiare che domani c’è economia".

Clima simile davanti al Liceo Classico dove alcune ragazze sono sedute sugli scaloni in attesa degli altri. Chiara Sorrentino, come la sua compagna Elisabetta Siboni, ha scelto il tema sulla musicologia perché "quello con più agganci con il programma svolto". E se Chiara Giraldo ha preferito il testo della Segre, perché ha letto tanto sulla Shoah e perché conosceva l’autrice "ancora prima che incontrasse la Ferragni", Rachele Laghi e Sara Bassi hanno optato per quello su rete e tecnologie. Intanto qualcuno controlla sul cellulare le date degli orali: "Per domani non siamo tanto preoccupate, non quanto lo siamo per l’orale" aggiungono. Si guardano, ridono, c’è chi si affida a riti scaramantici, "io ascolto sempre la stessa canzone coreana, oggi l’ho sentita due volte", e chi ricorda che è meglio sbrigarsi e tornare a studiare.

Allo Scientifico è passata l’una da poco e gli studenti escono alla spicciolata. C’è Giulio Gambi, del ‘tradizionale’ che ha scelto il tema sul Parisi. "Era quello giusto per me – spiega – perché sono appassionato di Fisica, anche se all’università farò Ingegneria". Stessa traccia per Sofia Zanelli che vorrebbe iscriversi a Economia e commercio in inglese a Bologna. È soddisfatta Elena Missiroli che ha optato per la traccia sul Covid. "Mi agita l’idea dell’orale" confessa, mentre a settembre affronterà il test per entrare a Fisioterapia. Infine Jacopo Conti che ha scelto il tema di musicologia. "Suono la chitarra – racconta – e l’argomento mi piace". Si iscriverà a Giurisprudenza a Bologna, ma prima ci sarà "un grande viaggio" con i compagni di classe. "Andremo a Barcellona, siamo una quindicina e sarà un modo per salutarci".

Annamaria Corrado