
Un medico al pronto soccorso dell’ospedale di Ravenna
L’utilità per i pm sarà ampia. E non riguarderà solo gli aspetti legati alla completezza del fascicolo. Ma - ad esempio - anche le possibilità che le nuove norme offrono per eseguire un arresto differito in caso di violenza domestica e stalking. La procura ha appena siglato un protocollo per documentare nei principali ospedali ravennati, attraverso scatti fotografici, eventuali situazioni legate a violenze.
In particolare il Soroptimist Club Ravenna ha donato tre macchine fotografiche digitali in grado di offrire la possibilità agli operatori sanitari dei nosocomi di Ravenna, Faenza e Lugo di affiancare al referto medico anche una sezione di immagini. Naturalmente occorrerà il consenso del paziente; dopo gli scatti, la macchina verrà conservata in un luogo sicuro. Quindi, entro 24-48 ore, dovrà essere consegnata al direttore sanitario, l’unico in possesso delle credenziali per potere accedere alla piattaforma informatica ’Axon’ della polizia locale: una volta lì, le foto non saranno più consultabili da nessuno se non dalla procura. Ciò, oltre ai casi di denuncia per violenza, potrà aiutare gli inquirenti in quelle situazioni nelle quali ad esempio un coniuge si presenti in pronto soccorso con ferite sospette dichiarando a referto di essersele procurate con una semplice caduta salvo poi specificare a processo di averle subite dal partner senza avere mai trovato il coraggio di denunciare.
Naturalmente in caso di abusi per i quali si configuri un reato procedibile d’ufficio, per i medici rimane l’obbligo di stilare un referto che indichi elementi obiettivi: in tal senso, le fotografie di tumefazioni, ecchimosi e altro ancora, potrebbero essere più eloquenti di mille parole.
Le situazioni di sospetto abuso sono innanzitutto quelle dove il paziente indichi chiaramente di avere subito lesioni nell’ambito di un contesto familiare, con particolare riguardo ad anziani o persone disabili. Ci sono poi casi nei quali una persona, accompagnata in ospedale dal partner, appaia spaventata, non libera di parlare direttamente con i medici e abbia magari gli abiti lacerati. Da ultimo figurano talune ferite che per la loro posizione o forma, sono altamente indicative di un possibile abuso. In questo caso il sanitario deve segnalare la situazione alle forze dell’ordine e può ora contare anche sullo strumento fotografico. Là dove il paziente dovesse non prestare il consenso per le foto, ecco che allora la situazione verrà segnalata nel referto.
a.col.