
Fabio Sbaraglia, sindaco facente funzioni, inaugura la rinnovata sala della Cna intitolata a Luigi Bedeschi
Le parole d’ordine sono "cambio di passo". Michele de Pascale, neo presidente della Regione Emilia-Romagna, è intervenuto martedì all’inaugurazione della nuova sala della Cna e ha promesso "cambi di passo" a tutto spiano, dagli indennizzi post alluvione alle infrastrutture. E se, nei saluti introduttivi, il neo prefetto Raffaele Ricciardi ha ribadito che "questo è un territorio dove i fratelli aiutano i fratelli e le cose si fanno assieme", Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara-Ravenna, ha ribadito il ruolo dell’’innovazione per le imprese del territorio. Da parte sua, Massimo Mazzavillani, direttore generale Cna di Ravenna, ha confermato l’urgenza di migliorare la manutenzione dei corsi d’acqua, accelerare sulle domande per i danni a imprese e famiglie e risolvere "l’insostenibile gap infrastrutturale che penalizza famiglie e imprese". A tutto questo, ha aggiunto Matteo Leoni, presidente della Cna di Ravenna, si aggiunge l’emergenza demografica e l’assenza di giovani leve al lavoro "che impone al territorio di essere sempre più attrattivo".
Michele de Pascale non si è sottratto alle tante sollecitazioni venute da Andrea Degidi, capocronista del Resto del Carlino di Ravenna e Carmelo Domini, vicedirettore del Corriere di Romagna. "Serve un cambio di passo sull’alluvione e sulla gestione del territorio perché sarà il terreno su cui si valuterà l’operato della Regione. E ora bisogna ripartire, lasciando da parte le vecchie conflittualità tra governo ed enti locali. Non c’è stata coesione istituzionale – ammette de Pascale – e ora dobbiamo ricominciare con uno schema diverso: Giorgia Meloni ha fatto una scelta di intesa con il territorio puntando come commissario su Fabrizio Curcio, persona di provata esperienza. Come Regione dobbiamo riconoscere che il livello di manutenzione di tutta la rete idrica è in difficoltà tra Reno e Romagna e occorre fare subito le opere locali, come le casse espansione, mentre per le grandi opere bisogna procedere insieme, Regione e Governo".
Altro tema il fronte delle infrastrutture. Per quel che riguarda le ferrovie "con Bonaccini è stato rivisto il materiale rotabile, ora la rivoluzione del mio mandato - spiega de Pascale - sarà quella di fare girare più treni perché chi vive sulla linea Rimini-Bologna oggi è un cittadino di serie B e spero si possa deviare almeno un Milano-Lecce sulla nostra dorsale. E per far girare più treni occorre anche dare più spazio alla Russi-Faenza affiancandola alla Ravenna-Castel Bolognese. Serve più determinazione che soldi". In fatto di strade de Pascale ha ricordato i lavori sulla tangenziale di Ravenna per 100 milioni e per il futuro "dobbiamo capire con Salvini quali sono le risorse a disposizione. Bisogna completare la statale 16 e avviare i cantieri per la nuova Ravegnana verso Forlì".
Giorgio Costa