
Cioni e Benvenuti in ’Falstaff a Windsor’
Oggi e domani sera, alle 21, la stagione 2024/25 del teatro Goldoni di Bagnacavallo (in piazza della Libertà 17) prosegue con la commedia ’Falstaff a Windsor’, liberamente tratta da ’Le allegre comari di Windsor’ di Shakespeare e adattata e diretta da Ugo Chiti. Il cast è composto da Alessandro Benvenuti (il protagonista), Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Cioni, Paolo Ciotti, Elisa Proietti.
In questo adattamento l’eroe e antieroe ’resuscita’ a Windsor (una rinascita espressamente richiesta dalla regina Elisabetta che gradiva vedere ancora sulla scena sir John Falstaff, magari nelle vesti di un canagliesco innamorato avanti con gli anni, dopo che la sua morte era stata annunciata nella parte iniziale dell’Enrico V) esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo personaggio: un’arroganza aristocratica, con un sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa darsi, le regole e la consapevolezza dell’età che ’indossa’.
Questo Falstaff, per molti aspetti, resta fedele al testo originale delle Comari di Windsor, ne rispetta gli appuntamenti farseschi; soltanto nel risveglio da un sogno all’inizio della commedia e nell’ultima beffa in chiusura, l’ennesimo inganno di un’attesa punitiva nel parco, il racconto cambia struttura e andamento narrativo. Il mutamento arriva grazie all’intervento di Semola, un personaggio che fin dall’inizio ha fiancheggiato Falstaff facendosi assumere come paggio. Servizievole, irridente, mutevole, canagliesco, inquietante, occupa allusivamente la funzione di un fool che solo alla fine assume le vesti e le sembianze di Enrico, l’irrequieto febbrile principe ereditario, figlioccio, compagno di avventure e di bagordi, che sale sul trono del padre.
Falstaff ora è ombra di un passato da ripudiare: il grande, glorioso antieroe viene allontanato, per lui non c’è posto nelle tortuose architetture del potere e Falstaff è bandito dal re, ostentatamente non riconosciuto. Niente fate, folletti, fastidi e pizzicotti nel parco di Windsor, ma l’asprezza di una condanna che ribadisce come nell’ordine prestabilito del potere non si trovi posto dove collocare un corpo tanto grande quanto irrazionale e magico.
Il costo del biglietto varia da 18 a 28 euro. Prevendite dalle 10 alle 13 alla biglietteria del teatro Goldoni. Prenotazioni telefoniche: 0545 64330 dalle 11 alle 13. Biglietti online su Vivaticket
Info: 0545 64330 e www.accademiaperduta.it
Inoltre, domani pomeriggio, alle 18, nel ridotto del teatro, ci sarà l’incontro con gli artisti, ad accesso gratuito.