E45, un vero incubo In 21 chilometri due cambi di corsia e asfalto distrutto

Viaggio nel tratto tra Ravenna e Cervia, a tre settimane da Pasqua. E ieri mattina nei cantieri erano al lavoro solamente due operai.

E45, un vero incubo  In 21 chilometri  due cambi di corsia  e asfalto distrutto

E45, un vero incubo In 21 chilometri due cambi di corsia e asfalto distrutto

Ventuno chilometri, due cambi di carreggiata, restringimenti, avvallamenti, stress. In tutto due operai al lavoro. È come darsi appuntamento ogni due anni, sempre nello stesso cinema per vedere sempre lo stesso film. Siamo sulla E45, una delle arterie strategiche del Paese, perennemente martoriata da lavori infiniti. I cantieri interessano il tratto tra Ravenna e Cesena e viceversa. Il primo restringimento delle corsie, e poi il cambio di carreggiata, cominciano poco dopo l’area di servizio che si incontra una volta entrati dall’Adriatica. È sabato mattina, il traffico è sostenuto nella direzione Cesena- Ravenna. Vedi venirti incontro auto e mezzi pesanti, frenata all’ultimo e salto di carreggiata. In direzione opposta ci sono solo vetture: arrivano quasi al cartello che indica il cambio di carreggiata e poi inchiodano. Ci si chiede come mai non si tamponino ogni minuto, perché le auto sono una attaccata all’altra, parte il clacson, negli abitacoli si gesticola. Un sabato di ordinario stress, e ancora non è Pasqua, i week end verso il mare non smuovono fiumi di mezzi, ma se queste sono le premesse, sarà un’altra estate di sofferenza automobilistica. Lo stesso film dell’autunno 2021. "Tutti i cantieri dei quali si parla si trovano sulla direttrice Cesena-Ravenna – si leggeva in un documento di Anas –. Sono in corso una serie di interventi per il risanamento del manto stradale che prevedono la completa rimozione della vecchia pavimentazione e il rifacimento della fondazione fino agli strati più profondi del piano viabile, col ripristino delle banchine laterali, sistemazione della raccolta delle acque di piattaforma, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, e sostituzione delle barriere di sicurezza in varie tratte della carreggiata nord, con un investimento di 5 milioni di euro, ultimazione prevista a luglio 2022".

Ed è già ora di rimettere mano a tutto? In effetti la segnaletica orizzontale ormai è invisibile, ci sono buche nella strada. Ma come? Veniamo dal 2020 e da parte del 2021 dove il Covid ha costretto i più a tenere le auto in garage. Quindi, a conti fatti, dopo poco più di un anno di usura è già ora di riaprire i cantieri. Sarà perché è sabato, in 21 km si vedono solo due operai. Di questo passo i lavori diventeranno eterni. È vero che ogni giorno 20.000 veicoli percorrono gli 87 chilometri e 700 metri di E45 compresi tra Ravenna e Canili, il tratto emiliano romagnolo di una delle arterie strategiche per la viabilità nazionale, che è costantemente alle prese con una serie di problemi legati alla manutenzione di una struttura realizzata a partire dagli anni Settanta e ormai in più punti inadeguata alle esigenze del traffico moderno. Questa strada è anche un pozzo che ingoia soldi a volontà. Nell’autunno scorso, Anas ha presentato un nuovo piano di interventi per un totale di 495 milioni di euro che verranno spalmati in tre anni. Significa rimettere mano ai lavori già fatti, aprire nuovamente i cantieri che prevedono passaggi di carreggiata e i doppi sensi di marcia. "Siamo a un punto di svolta – ha assicurato Anas – perché i lavori ora verranno effettuati per tratti omogenei, in tranche omnicomprensive del valore di circa 15-30 milioni di euro l’una. Si tratta di somme importanti, che sono appetibili anche per aziende di medie e grandi dimensioni. Quelle in grado di disporre di un numero maggiore di addetti e dunque con la possibilità di organizzare turni anche sull’arco delle 24 ore". Ieri, non sembrava proprio così. Vedremo nei prossimi mesi.

lo. tazz.