Esami del sangue per i vaccinati da Passarini

L’invito dell’Ausl per controllare se l’iniezione è stata reale. Intanto il 64enne è stato sospeso e 79 certificati verdi sono stati annullati

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Sospeso dall’attività vaccinale, dalla convenzione con l’Ausl e dall’Ordine dei medici. E nel frattempo l’Ausl ha inviato una comunicazione a tutti i cittadini che risultano essere stati immunizzati contro il Covid da Mauro Passarini, il medico arrestato, invitandoli a un prelievo di sangue, per verificare se sia stato realmente iniettato loro il vaccino o meno. Il mondo della sanità cittadina è scosso dalla notizia emersa ieri, relativa al medico di medicina generale arrestato con l’accusa di peculato, falso ideologico e corruzione nell’inchiesta sui finti certificati verdi. Ieri la Direzione generale dell’Ausl e l’Ordine dei Medici della provincia di Ravenna hanno rilasciato un comunicato congiunto in cui esprimono "lo sdegno più profondo e grande amarezza per la riprovevole vicenda che, oltre agli evidenti reati penali, configura anche pesanti risvolti di natura etica e deontologica".

Nella nota viene invece rivolto "grande apprezzamento" al lavoro della polizia di Stato e della Procura, con cui la Direzione generale dell’Ausl riferisce di aver collaborato attraverso il Dipartimento di Sanità Pubblica attivandosi, in seguito al decreto di sequestro per 79 Green pass, "affinché venissero attuate le procedure informatiche di annullamento delle vaccinazioni falsamente eseguite e, di conseguenza, dei relativi Green pass ad esse collegati", che ora non risultano più validi.

L’Ausl riferisce inoltre di aver sospeso in maniera immediata martedì il medico dall’attività vaccinale, mentre mercoledì è stata sospesa la convenzione tra l’azienda sanitaria e il medico e sono stati identificati due sostituti per entrambi gli ambulatori in cui esercitava, a Marina e in Darsena. Ieri anche l’Ordine ha sospeso il 64enne con una delibera d’urgenza.

C’è poi la questione relativa alle persone che risultano essere state immunizzate in questi mesi dal medico arrestato, e per i quali ora c’è il dubbio che la vaccinazione non sia stata reale. Per questo ieri l’Ausl ha inviato una comunicazione a tutti i cittadini in questione nella quale vengono invitati gratuitamente a effettuare un prelievo venoso "per determinare il titolo anticorpale – si legge nella nota –, al fine di valutare la situazione immunitaria reale e definire la necessità di eventuali ulteriori vaccinazioni".