Trovato morto l'escursionista ravennate disperso nel Vicentino

Il 68enne è stato trovato in un dirupo sul Monte Pasubio: si tratta di Mario Ravaglia, noto medico

Soccorso alpino

Soccorso alpino

Mezzano (Ravenna), 17 ottobre 2019 - E' stato trovato morto in un dirupo stamani un 68enne escursionista di Mezzano, disperso da ieri sulla Strada delle 52 gallerie del Monte Pasubio. Si tratta di Mario Ravaglia, noto medico, ora in pensione. E' stato da sempre medico della Ausl a Ravenna e negli ultimi anni primario al Pronto soccorso di Lugo.   

Le ricerche erano proseguite per tutta la notte e stamani, con l'ausilio di un elicottero. Attorno alle ore 9, all'uscita della 43/a galleria, sotto un salto di un paio di metri sono stati individuati due bastoncini e un orologio, e una squadra, che stava seguendo un vecchissimo sentiero di guerra che passa sotto i canali, ha trovato sulla verticale il corpo senza vita dell'uomo, precipitato per 120 metri.

Aggiornamento Chi era la vittima

La salma, ricomposta e imbarellata, è stata sollevata dai soccorritori di un centinaio di metri, in un punto dove è stato possibile il recupero da parte dell'elicottero di Verona emergenza, che era prima riuscito a sbarcare sul posto il tecnico di elisoccorso, ostacolato poi nel successivo avvicinamento dalle nubi basse. La salma è stata trasportata a Bocchetta Campiglia e affidata ai carabinieri e al carro funebre. Hanno preso parte all'intervento una trentina di soccorritori del Soccorso alpino di Schio, Arsiero, Padova e Verona. Presenti anche i vigili del fuoco

L'escursionista era partito ieri mattina da Bocchetta Campiglia con cinque compagni. Arrivati all'altezza della 19/a galleria si sono fermati a cercare gli occhiali che uno di loro aveva perso, mentre il 68enne di Ferrara ha continuato da solo ad andare avanti. Raggiunto il Rifugio Papa, dove c'era anche il gestore, e non avendolo trovato, i compagni hanno pensato fosse già sceso e hanno imboccato la Strada degli Scarubbi verso valle.

Una volta alla macchina però, verso le 17, l'uomo non c'era, il cellulare risultava spento ed è scattato l'allarme. L'ultimo contatto risaliva alle 12, quando l'escursionista era al telefono con la moglie, finché non è caduta la linea.