
Aperta dal 1950 e gestita da Luigi Aniceto Nibbio, la bottega di viale Spalato 7 tratta oggettistica per la casa e articoli da regalo
Dopo la chiusura del ferramenta Zangaglia, il negozio di oggettistica per la casa e articoli da regalo Ditta Nibbio è il più longevo di Marina di Ravenna. Aperta dal 1950 e gestita da Luigi Aniceto Nibbio, la bottega di viale Spalato 7 è un osservatorio privilegiato sui cambiamenti del lido.
Nibbio, ha il negozio più vecchio di Marina, lo sa?
"Sì, lo ha aperto mio padre nel 1950 quando è tornato a Marina di Ravenna. Prima faceva l’operaio per l’Ilva, ma le acciaierie sono il primo bersaglio in guerra e quindi è tornato qui. Quando ha deciso di aprire, qui c’erano ancora le macerie della Seconda Guerra Mondiale". Com’è cambiata Marina da allora?
"Completamente. Una volta c’era il mercato del pesce, ogni giorno c’era il via vai dei pescherecci. Non esistevano gli stabilimenti balneari o erano pochissimi e il cuore di Marina era proprio il paese. C’erano fino a 35 alberghi, oggi ne rimangono due o tre".
E poi?
"E poi pian piano gli stabilimenti balneari hanno preso il sopravvento sul paese. Per anni si è puntato sulla movida, che ha portato degrado e allontanato i villeggianti. Così, oggi, che non ci sono più alberghi, i turisti sono pendolari che passano la giornata negli stabilimenti e poi tornano a casa. In sostanza, le persone possono stare in spiaggia dalla mattina fino a notte inoltrata e non avere mai necessità di arrivare in centro a Marina".
E il paese come se la passa?
"Male. Il paese è desolante. Non c’è quasi differenza tra estate e inverno, non c’è gente a passeggio, le nuove attività che aprono chiudono dopo neanche un anno, e le strade sono piene di radici e buche. Anche l’idea di spostare tutto il movimento verso lo scambiatore, con i navetti e il senso unico sul lungomare, io credo che sia la morte del paese".
Lei, però, resiste?
"Io sì, resisto per offrire un servizio alla mia Marina, anche se alla gente ormai non interessa più dei piccoli commercianti: preferiscono prendere la macchina e andare fino a Ravenna nei grandi supermercati. Non hanno più il piacere di ricevere un servizio professionale, da qualcuno che sa dare consigli perché fa questo lavoro da tanti anni".
D’estate è diverso?
"No, io ho miei clienti che da tanti anni, sia in estate sia in inverno, vengono da Ravenna per acquistare qui. Per il resto, non ci sono più turisti o famiglie che si fermino a guardare le vetrine. Una volta, quando serviva, d’estate tenevo aperto anche alla sera, ma ormai di qui non passa più nessuno".
Che cosa serve a Marina per rialzarsi?
"Io credo che a Marina non serva nulla, solo un po’ di cura, ordine, manutenzione e interesse da parte dell’Amministrazione. Sono convinto che le cadute non siano eterne. Come in tutto c’è una caduta, e poi una risalita. In questo caso, è necessario progettare questa risalita con razionalità".
l. b.