REDAZIONE RAVENNA

I sindacati contro Start Romagna: "Alzi gli stipendi degli autisti"

Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Autoferro chiedono che vengano adeguati quelli di chi è stato assunto dal 2012 .

Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Autoferro chiedono che vengano adeguati quelli di chi è stato assunto dal 2012 .

Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Autoferro chiedono che vengano adeguati quelli di chi è stato assunto dal 2012 .

I lavoratori di Start Romagna sono sul piede di guerra. Al centro del dibattito ci sono ancora gli stipendi, un tema sul quale da anni i sindacati chiedono all’azienda di intervenire alzando i compensi per attrarre nuovi autisti, vista la nota mancanza di lavoratori a cui l’azienda sta cercando di porre rimedio grazie a un accordo con un’agenzia interinale. "Deve assolutamente terminare la speculazione in atto a discapito dei lavoratori assunti dopo il 1 gennaio 2012 – scrivono Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Autoferro –, a tal proposito le organizzazioni sindacali chiedono con una nota congiunta inviata a Start, a tutti gli enti soci e alle Prefetture che si possa equiparare il contratto di detto personale a quello previgente prima della fusione delle aziende provinciali, per far sì che il posto di lavoro all’interno dell’azienda Start Romagna possa divenire ancora attrattivo e quindi poter procedere con le necessarie assunzioni". Che le sigle definiscono "indispensabili al fine anche di poter erogare un adeguato servizio alla cittadinanza che in questo momento è la più penalizzata dalle continue cancellazioni di corse dell’ultimo momento, a eliminare il dumping contrattuale tra persone che svolgono la stessa identica mansione e che risulta peraltro intollerabile in un’azienda che gestisce denaro pubblico e conseguentemente per tutelare i diritti dei consumatori/utenti".

La rabbia è tanta e la nota contiene un ultimatum: i sindacati chiedono risposte dall’azienda entro il 16 ottobre, poi "ci riterremo liberi di procedere attivando tutte le azioni necessarie al fine di garantire equità e dignità per tutte le lavoratrici e i lavoratori. È tempo che questa azienda venga attenzionata dai propri soci proprietari che finora hanno lasciato che questa società gestisse solo il declino".