Dal 1° settembre è entrato in vigore l’obbligo per tutte le strutture ricettive turistiche, non solo alberghiere ed extralberghiere, ma anche immobili affittati ad uso turistico, di ottenere il nuovo Codice Identificativo Nazionale (Cin), codice che dovrà essere utilizzato in tutte le attività di promozione, inclusi siti web e piattaforme di prenotazione online. Il Cin è una misura introdotta dal Governo con l’obiettivo di facilitare la tracciabilità degli immobili destinati alla locazione breve. Confartigianato sottolinea che dal 1° novembre scatteranno le sanzioni per chi non avrà ancora ottenuto o utilizzato correttamente il Cin e che al momento questo non sostituisce il Cir (Codice Identificativo Regionale), perchè la legge regionale ancora in essere, continua a prevederne l’utilizzo. Oltre all’obbligo del Cin, i proprietari di immobili ad uso turistico devono anche conformarsi a rigorosi requisiti di sicurezza antincendio. Ogni unità immobiliare deve essere dotata di dispositivi funzionanti per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio, nonché di estintori portatili posizionati in aree accessibili e visibili. Gli estintori devono essere distribuiti in modo da coprire efficacemente l’intera superficie dell’immobile, con almeno un estintore ogni 200 metri quadrati e uno per piano.
Anche in questo caso, a partire dal 1° novembre, saranno applicate le sanzioni per chi non rispetta queste normative. In fase di richiesta del Cin, la piattaforma informatica richiederà di compilare anche la parte relativa ai dispositivi di prevenzione incendi. Per ottenere il Cin, il titolare/legale rappresentante deve essere in possesso dello SPID, del Codice Identificativo Regionale (Cir) e dei dati catastali degli immobili. E ancora non si è in possesso del Cir (che fino ad oggi non era richiesto per gli appartamenti privati), è necessario ottenerlo dalla Regione.