Entreranno nel vivo già doman le celebrazioni in città per il Giorno della Memoria: nella sala Martiri del Mar è previsto un concerto gratuito degli studenti del conservatorio statale Giuseppe Verdi di Ravenna, in collaborazione con l’Università Europea di Roma: in programma interventi a cura di Gianluca Amatori, Justyna Pajak e Roberto Cantagalli, con esecuzioni di vari frammenti musicali.
Il cuore delle celebrazioni è ovviamente in programma il 27 gennaio, alle 10 nell’atrio della stazione ferroviaria, alla lapide in memoria degli ebrei partiti da Ravenna in direzione di Auschwitz (la cerimonia sarà accompagnata da letture degli studenti dell’Alighieri – e alle 11 al cimitero di guerra di Piangipane, con l’omaggio ai caduti della Brigata Ebraica).
Alle 17, nella Sala Nullo Baldini verrà proiettato il documentario ’Kz Dachau’, prodotto in Germania nel dopoguerra con immagini storiche di repertorio inedite (una prima proiezione delle 11 è riservata alle scuole). Introduzione e commento a cura di Alessandro Luparini, direttore della Fondazione Oriani, e di Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna. L’iniziativa è promossa dall’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna e dalla Fondazione Oriani. Da segnalare anche, alle 18.30, la lettura alle 18.30 a Marina di Ravenna: gli studenti del corso avanzato del circolo degli Attori leggeranno brani tratti dal romanzo epistolare ’Destinatario sconosciuto’ di Katherine Kressman Taylor.
È dedicato invece a Giorgio Perlasca l’appuntamento in programma martedì 28 gennaio dal titolo ’La storia maestra di vita’, in programma al Salone dei Mosaici di via IX febbraio. Il figlio Franco racconterà la storia di un uomo che, pressoché da solo, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica inventandosi un ruolo, quello di Console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo. L’evento, a cura dell’associazione culturale Tessere del 900, vedrà la proiezione di un documentario con l’intervista a tre salvati e il coordinamento didattico di Piero Angela. Mercoledì 29, al Teatro Rasi, andrà invece in scena lo spettacolo ’Impronte dell’anima’, della compagnia Teatro della Ribalta: uno spettacolo di teatro civile che racconta lo sterminio di persone disabili nel periodo nazista. L’evento rientra ne ’La Stagione dei Teatri’, organizzata da Ravenna Teatro, ed è realizzato in collaborazione con Camst Group e Albergo del Cuore - Cooperativa San Vitale.
Il 31 gennaio, alle Artificerie Almagià, sono infine scena ’Quelle ragazze ribelli’, a cura del Teatro Due Mondi: vicende di donne straordinarie, che hanno avuto la forza di far valere la propria personalità, le proprie idee, passioni e aspirazioni, lottando per difendere i diritti umani.