GIORGIO COSTA
Cronaca

La minaccia dei dazi Usa: "C’è preoccupazione ma nulla è ancora certo"

Il presidente della Camera di commercio commenta l’annuncio di Trump. Nei primi nove mesi del 2024 calo delle merci verso gli States del 5,3%.

Il presidente della Camera di commercio commenta l’annuncio di Trump. Nei primi nove mesi del 2024 calo delle merci verso gli States del 5,3%.

Il presidente della Camera di commercio commenta l’annuncio di Trump. Nei primi nove mesi del 2024 calo delle merci verso gli States del 5,3%.

L’export delle imprese della provincia di Ravenna segna il passo e tra gennaio e settembre 2024 il calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, come mettono in luce i dati elaborati dall’ufficio studi della Camera di commercio di Ferrara Ravenna sulla base dei valori Istat, è stato del 3,7%. Se il 2024 si è chiuso in negativo, per il 2025 le previsioni devono fare i conti con il rischio che gli Stati Uniti pongano dei dazi sulle merci italiane, mettendo in ulteriore difficoltà il commercio estero delle nostre imprese.

Guardando ai numeri, nei primi nove mesi del 2024, gli Stati Uniti sono scesi al terzo posto come paese destinatario delle merci ravennati con una quota pari all’8,9% e un calo del 5,3% delle merci – prevalentemente prodotti chimici, macchinari e apparecchiature – inviate oltreoceano. Continua, invece, la crescita dell’export verso i Paesi europei non Ue anche se rallentata. Per quanto riguarda la provincia di Ravenna, complessivamente, da gennaio a settembre del 2024, sono state esportate merci per un valore pari a circa 4,25 miliardi (a valori correnti) e la flessione tendenziale equivale a 165,1 milioni di euro in meno rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. L’andamento negativo dell’export in provincia di Ravenna è risultato più ampio di quello medio della regione Emilia-Romagna (-1%), a sua volta leggermente più alto di quello medio italiano (-0,7%). Se a tutto questo si dovessero aggiungere i dazi minacciati da Trump pioverebbe sul bagnato.

"È chiaro che c’è preoccupazione – spiega il presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, Giorgio Guberti – ma non vi è ancora nulla di certo e soprattutto non si ha idea di quali settori andranno a colpire". Sempre che Trump non riservi all’Europa il trattamento imposto a Canada e Messico con dazi fissi del 25% sulle merci in ingresso dall’1 febbraio. Molte imprese ravennati commerciano con gli Stati Uniti e c’è una certa preoccupazione tra gli operatori. "Ancora non sappiamo se e su cosa cadranno i dazi – spiega Massimiliano Bacchini, direttore commerciale della Surgital di Lavezzola – anche perché potrebbero cadere su alcune categorie merceologiche e non su altre. Certo che per noi gli Stati Uniti sono un mercato importante, il primo mercato di export, e generano circa il 10% dei nostri ricavi che nel 2024 sono stati intorno ai 130 milioni. Ad andare molto forte sono in particolare le paste corte e lunghe, ma ottengono buoni risultati anche i piatti pronti. Siamo stati i primi a crederci, li produciamo dal 1996 e fanno parte di un made in Italy che piace molto".

E l’impatto di eventuali dazi? "Percentuali basse – conclude Massimiliano Bacchini – non ci danneggerebbero troppo ma è prematuro parlarne, visto che ancora di scritto e approvato da parte del governo Usa non c’è niente e soprattutto non si sa quali settori colpiranno". A livello Paese, la Germania continua a essere il più importante partner commerciale estero per le aziende della nostra provincia e il mercato tedesco si riconferma al primo posto con quota pari a 12,6% (in progressivo calo); tuttavia, nonostante sia la prima economia della zona euro, è tecnicamente in difficoltà e l’andamento degli ultimi trimestri non fa che confermare una tendenza di lungo periodo. Tali problematiche si riflettono anche sull’export delle imprese ravennati che verso i mercati tedeschi continuano ad accusare un calo (-9,8%). Negativo anche il riscontro verso la Francia (-1,5% ma in rallentamento e con una quota pari al 9,9%), ritornato ad essere il secondo partner commerciale estero delle imprese ravennati. Verso la Spagna invece, con peso pari a 5,9% (quarto mercato di sbocco della nostra provincia), le esportazioni locali riprendono vigore e fanno registrare una crescita (+4,2%). Per il mercato più vasto, cioè la Germania, l’export si concentra in particolare per apparecchiature elettriche e prodotti chimici; verso la Francia si esportano in prevalenza prodotti chimici e generi alimentari, così come pure sul mercato spagnolo arrivano derivati chimici e merci alimentari.

Giorgio Costa