REDAZIONE RAVENNA

La sfida nei quattro Comuni del Faentino

Nelle elezioni amministrative della Romagna faentina, la sfida principale si concentra su Brisighella e Castel Bolognese. A Casola Valsenio il vicesindaco Nati è favorito, mentre a Solarolo si registrano tre candidati sindaci. Coldiretti ha discusso con i candidati sulle priorità per l'agricoltura.

La sfida nei quattro Comuni del Faentino

Ultime battute della campagna elettorale per le elezioni amministrative anche nei comuni della Romagna faentina: in attesa del voto – quest’anno possibile sia il sabato che la domenica – la sfida su cui tutti hanno gli occhi puntati è, come già cinque anni fa, quella per il Comune di Brisighella. A contendere la vittoria al primo cittadino in carica – il civico Massimiliano Pederzoli, sostenuto da tutto il centrodestra con la lista ‘Per il buon governo’ – è il civico vicino al centrosinistra Loris Naldoni, alla guida di ‘Siamo Brisighella’. Entrambi sono attivi nel settore agricolo; si tratta del comune ravennate in cui il centrodestra parte con i maggiori favori del pronostico: anche per questo un’eventuale vittoria di Naldoni avrebbe per il centrosinistra un significato ancora più rilevante.

A Castel Bolognese a sfidarsi sono due ‘veterani’ della politica locale: il sindaco in carica, il dem Luca Della Godenza, benché appena 34enne, è alla sua terza tornata amministrativa – nel 2014 correva come vicesindaco in pectore, mentre nel 2019 divenne primo cittadino. Avversaria dei ‘Democratici per Castello’ è ‘Cambiamo Castello’: Vincenzo Minardi, civico vicino a Forza Italia, sostenuto da tutto il centrodestra, fu già candidato sindaco nel 2009 e nel 2014. Curiosamente, nel 2019 sostenne Della Godenza: fra i due ci fu però una frattura, complice un’alluvione che Minardi giudicò gestita male.

A Casola Valsenio la tornata amministrativa ha già un vincitore virtuale: l’attuale vicesindaco Maurizio Nati di ‘Uniti per Casola’ si presenta infatti senza rivali. I casolani troveranno sulla scheda elettorale una sola lista: l’attenzione andrà tenuta sull’affluenza, la quale per fare sì che l’elezione sia valida dovrà superare il 40% degli aventi diritto.

Solarolo è il Comune in cui sono di più i candidati sindaci impegnati a darsi battaglia, e cioè ben tre – come accaduto nel 2019, annata che però, a livello di partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, appare distante un’era geologica. Dopo il passo indietro del sindaco Briccolani, che ha preferito non candidarsi per un secondo mandato, il timone del centrosinistra è passato nelle mani di Maria Diletta Beltrani, avvocata, tuttora consigliere comunale con la lista di opposizione ’We are the people’. La quale lista, cinque anni fa, candidò a sindaca Elisabetta Vignando, oggi alla guida della civica sostenuta da tutto il centrodestra ‘Sì cambia Solarolo’. Terzo incomodo Ermanno Zacchini: l’ex-sindacalista corre con la civica ‘Insieme salviamo Solarolo’.

Mercoledì Coldiretti ha concluso i confronti con i candidati sindaci nei Comuni al voto. Tutti i papabili sindaci hanno condiviso il documento redatto da Coldiretti che mette al centro le priorità per l’agricoltura: dalla semplificazione amministrativa ai servizi per le imprese e per i cittadini, anche nel territorio rurale, dal problema fauna selvatica, a quello del reperimento manodopera, sino alla programmazione urbanistica.

Filippo Donati