"La zona dove nidifica il fratino resterà chiusa fino a metà luglio"

Una porzione dell’area protetta del Bevano è stata resa inaccessibile per permettere la riproduzione. Nobili (comandante del Reparto carabinieri biodiversità): "I primi esemplari si stanno già insediando"

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Da una decina di giorni non si può più visitare la zona dell’area protetta del Bevano dove nidificano il fratino e altre specie tutelate. Ora questo tratto di spiaggia è a esclusiva disposizione della fauna. Quest’anno la chiusura è scattata in anticipo rispetto agli altri anni? Ne abbiamo parlato con il tenente colonello Giovanni Nobili, comandante del Reparto carabinieri biodiversità di Punta Marina. "Si tratta di una data precauzionale considerato che le misure specifiche di conservazione del sito Rete natura 2000 (la rete europea di aree protette, ndr) indica nel 15 marzo l’inizio della nidificazione. In questi giorni, tuttavia, inizia la fase di insediamento delle coppie di fratino che così hanno il tempo di individuare i punti dove deporre le uova. Il maschio scava delle piccole buche nella sabbia invitando la femmina all’accoppiamento. Di regola, da noi, le prime uova vengono deposte tra la fine di marzo ed i primi giorni di aprile".

Nobili, l’area fino a quando rimarrà chiusa?

"La fase riproduttiva dura almeno fino alla metà di luglio, quando per legge viene considerato concluso il periodo di nidificazione. In questi anni abbiamo però notato il prolungarsi della durata del periodo riproduttivo, con presenza di pulcini ancora inetti al volo fino alla fine di luglio. Ciò probabilmente è dovuto alla perdita delle covate precoci a causa di eventi naturali o per disturbo umano. Una femmina di fratino può deporre fino a tre volte in una stagione".

Avete già avvistato il fratino?

"Nelle fasi di insediamento le coppie sono molto circospette e difficili da osservare. È più facile notare le impronte lasciate sulla sabbia. Sicuramente ci sono già adesso i primi fratini sulle nostre spiagge".

Quali altri specie nidificano qui?

"Particolarmente precoce nella deposizione è anche la beccaccia di mare che si insedia e porta i propri pulli all’involo prima del fratino. Anche la beccaccia di mare è presente e nidificante al Bevano. Rispetto al fratino è meno minacciata perché, oltre che sulle spiagge, nidifica anche nelle valli. Inoltre ha dimensioni più grandi quindi riesce a difendere meglio i propri pulcini dai predatori. Per gli habitat che frequenta e per la stagione riproduttiva anticipata risente meno della presenza di bagnanti. Alla foce del Bevano potrebbe riprodursi anche il fraticello, una piccola rondine marina dal comportamento coloniale che potrebbe riprodursi sulla spiaggia, ma non ci riesce per il disturbo antropico. Lo scorso anno una colonia di una settantina di coppie si è riprodotta poco a nord della foce del Reno, in un’altra zona di Riserva naturale dello Stato (l’area è detta ’Sacca del Bellocchio’, ndr), completamente preclusa alla balneazione. Un evento che non si verificava da anni, importantissimo per questa specie che è ancor più minacciata in Emilia-Romagna dello stesso fratino".

lo.tazz.