
Lo scorso mese un gruppo di ricercatori lughesi ha tagliato il traguardo delle 300 ‘sedute’ nell’archivio parrocchiale di San Giacomo: un lungo lavoro di ricerca che ha portato a una serie di scoperte, la più importante delle quali è la probabile nascita lughese di Leo Longanesi, da sempre definito nativo di Bagnacavallo. "Dal 2009 – racconta Giovanni Baldini a nome dei ricercatori – abbiamo messo mano all’archivio parrocchiale, riordinando, catalogando e rendendo consultabile, un archivio di 3mila documenti". A parte i mesi del lockdown, ogni secondo lunedì del mese gli studiosi cercano di rispondere alle richieste dei cittadini (storie familiari, genealogie, parentele). Così, hanno ricostruito gli ascendenti di Francesco Baracca tra Cotignola-Barbiano-Zagonara-Lugo; hanno trovato la moglie lughese dell’attore Gino Cervi (sposato a Milano nel 1928); lo stesso Baldini si è scoperto nelle vene il sangue bollente dell’anarchico Paolo Lega attentatore di Francesco Crispi (1894); ma la scoperta più interessante è stata la probabile nascita lughese del giornalista-editore-intellettuale Leo Longanesi che, secondo tradizione, nacque a Bagnacavallo il 30 agosto 1905, come da anagrafe, “... Nella vecchia casa dei nonni in Romagna, dove sono nato”.
Longanesi non figura però tra i battezzati di S.Giacomo, ma è scritto nella biografia di Indro Montanelli e Marcello Staglieno che nacque nella casa della madre, Angela Marangoni, nata a sua volta (fonte portale internazionale Family search) nella casa paterna lughese di via Brozzi 688. Si sa poi (fonte Longanesi stesso) che a 11 anni dovette lasciare ‘la nativa Lugo’ nel 1911, “per gli studi a Bologna a imparare il francese e perdere l’accento grasso della Romagna“. Rimane il triste addio a Lugo scritto dallo stesso Longanesi, con abbondante descrizione di luoghi, personaggi caratteristici e perfino della gazza ladra mascotte di un caffè, tutti elementi di cui si hanno altri riscontri.
La biografia recente di Franco Gàbici invece riporta la versione ufficiale della nascita bagnacavallese anche questa accreditata da Longanesi, che, (il sospetto avanza) per aria di superiorità si raccontava (anche) nato nel più nobile e antico palazzo di Bagnacavallo. Ma grazie alle ricerche di Ivana Pagani e Norino Cani si è cercato di identificare la casa natale lughese, accanto alla vecchia trattoria Michilèi. Tra le ascendenze materne (lughesi) della madre, localizzate a Brozzi da generazioni (quelle paterne erano nella frazione Chiusa di Bagnacavallo), gli studiosi hanno trovato il nonno Leopolodo anarco-socialista amico di Andrea Costa, e il fratello Rinaldo, garibaldino. C’è quindi il dubbio sui natali, al di là dei campanilismi tra Lugo e Bagnacavallo – scatterà la disputa tra i sindaci? – e resta la sepoltura nel cimitero di Lugo (tomba di famiglia della madre, ingresso principale poi a destra, pochi gradini, e la si vede).
Valeria Giordani