
Le piogge delle ultime settimane hanno facilitato la riproduzione. I trattamenti però non si sono mai fermati
L’estate è finita, ma non la stagione delle zanzare. Il clima si è rinfrescato ma non abbastanza da farle desistere, mentre le ripetute piogge delle ultime settimane hanno creato ristagni utili alla loro riproduzione. E così nei lidi nord, da sempre i più colpiti dal problema per la vicinanza di aree umide come la pialassa Baiona, la situazione continua a essere difficile. E c’è chi giura che sia anche peggio rispetto all’estate. "Non ci sono più solo al tramonto, ma sempre – dice Orio Rossi, presidente della Pro loco di Porto Corsini –, ci si fa mangiare dalle zanzare a tutte le ore. Stamattina sono uscito di casa per andare nella sede dell’associazione e continuavo a prendermi a schiaffi. Da mattina a sera è così". Anche le associazioni sportive del territorio stanno avendo difficoltà a fare allenamento con i bambini: "È invivibile – dice Francesco Malatesta, presidente dell’Unione sportive Porto Corsini asd –, una cosa impressionante. Ed è così tutto il giorno. C’erano anche in passato in questo periodo, ma mai come quest’anno. Agli allenamenti i ragazzi si riempiono di insetticida, è un grosso disagio. Qualche anno fa passavano a fare i trattamenti anche nei centri sportivi, poi hanno smesso perché a quanto pare qualche anno fa un bambino è stato male per un’allergia".
Azimut comunque non ha interrotto i trattamenti antizanzare, che vengono effettuati da marzo fino a ottobre. "Queste temperature e queste piogge portano al proliferare degli insetti e delle larve – dicono dalla società –. Le temperature sono calate, ma non abbastanza. Ci hanno contattato anche alcune associazioni sportive perché in questo periodo bambini e ragazzi iniziano o riprendono a giocare e anche loro stanno accusando questo disagio. Gli interventi sono antilarvali, ma nei punti in cui l’Ausl ci autorizza ne effettuiamo anche di adulticidi".
La convivenza con le zanzare è difficile. Il problema è ben noto ed esiste da sempre, sebbene non si fosse mai presentato in maniera così feroce in questo periodo dell’anno. Al centro della questione ci sono le aree umide nella zona della pialassa Baiona: essendo protette non è possibile fare trattamenti con prodotti chimici per non nuocere al luogo e alla sua fauna, col risultato che nei punti di ristagno dell’acqua si creano bacini perfetti per la riproduzione delle zanzare. Il presidente della Pro loco Orio Rossi lancia l’idea di introdurre più pipistrelli, predatori naturali delle zanzare: "Devono trovare un sistema per contenerle perché così non si può. Perché non ripopoliamo il territorio di pipistrelli? Un esemplare arriva a mangiare fino a 4.000 zanzare al giorno. Introdurre qui 2.000 pipistrelli vorrebbe dire che in un mese sono sparite 240 milioni di zanzare, che non depositeranno più le uova. Occorre creare un percorso di ripopolazione di tutta quella fauna che si ciba delle zanzare. I nostri nonni vivevano in queste stesse zone, ma il problema era molto meno presente. Significa che noi abbiamo operato eliminando i predatori".
Sara Servadei