Un normale viaggio in treno è stato turbato da un episodio di violenza, il 6 agosto 2023, quando un 77enne di Casola Valsenio ha trasformato un’accesa discussione in un grave atto di minaccia. L’uomo, al centro delle indagini, ha estratto un coltello a serramanico durante un viaggio sul regionale 17569 diretto a Ravenna, all’altezza di Castel Bolognese. La lite, scatenata da una contesa sullo spazio riservato alle biciclette, ha visto l’anziano confrontarsi con un passeggero straniero che, in viaggio con moglie e figli, aveva occupato quella zona con i propri bagagli. In un attimo di tensione, l’uomo ha puntato il coltello contro il passeggero, generando panico tra i presenti. Il capotreno, nel tentativo di placare la situazione, ha chiesto all’aggressore di scendere dal treno, ma la richiesta non è stata sufficiente a calmare l’ira dell’anziano. La situazione ha costretto il convoglio a fermarsi per oltre mezz’ora, creando un grave disservizio e un ritardo significativo. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha permesso di ristabilire l’ordine e riportare la calma.
Attualmente, l’uomo è accusato di minacce, porto abusivo di armi e interruzione di pubblico servizio. L’avvocato Nicola Casadio, che difende l’anziano, è ora chiamato a decidere se accettare il decreto penale di condanna emesso dal giudice Janos Barlotti, che ha fissato una pena di poco più di 1000 euro con sospensione, data l’assenza di precedenti penali. Alternativamente, potrebbe scegliere di opporsi e andare a processo. La decisione è complessa, considerando non solo l’età del suo assistito, ma anche l’allarme sociale suscitato dall’incidente, dato che l’intervento del capotreno e l’interruzione del servizio pubblico avevano creato notevoli disagi.
l. p.