
’Migrazione forzata’ Prefetto, Ausl e Comune firmano un protocollo
Firmato in prefettura un protocollo per l’integrazione delle vittime di migrazione forzata. Vale a dire, per esempio, le vittime di tratta, richiedenti e titolari di protezioni internazionale e minorenni stranieri non accompagnati. Ieri pomeriggio erano presenti il sindaco Michele de Pascale, il prefetto Castrese De Rosa e il direttore del Distretto sanitario di Ravenna Roberta Mazzoni. "Gli attuali flussi migratori – spiegano dalla Prefettura – si caratterizzano per l’aumento di vittime di migrazione forzata. I soggetti sono oggi accolti in diversi progetti dislocati sul territorio che fanno capo al Ministero dell’Interno. Questo sistema di accoglienza è oggi lo strumento principale per l’integrazione edoffre servizi a contrasto della marginalità e per l’autonomia delle persone". Questo sistema va però connesso alla rete dei servizi pubblici territoriali per sostenere i percorsi di inclusione e la messa in rete delle procedure previste dai diversi accordi sottoscritti tra Stato, Regioni ed Autonomie locali, quali la certificazione delle violenze e delle torture o l’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati con un approccio multidisciplinare. "L’accordo firmato va in questa direzione. Gli Enti coinvolti si impegnano pertanto a rafforzare il meccanismo di coordinamento dei progetti di accoglienza, sostenere attività di ricerca e formazione, promuovere progettazioni in essere e nuove sperimentazioni, ma anche percorsi di accoglienza in famiglia attraverso l’Albo delle Famiglie Accoglienti". La Prefettura promuoverà un tavolo di coordinamento, facilitando il raccordo con altre istituzioni coinvolte nei processi, come Questura e Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale. Uno degli obiettivi è anche attivare modalità idonee all’accertamento multidisciplinare dell’età dei minori stranieri non accompagnati.
L’Ausl è anche coinvolta nella valutazione di vittime di tortura e violenza e di pazienti con vulnerabilità, oltre che nella formazione in materia sanitaria rivolta sia agli operatori del sistema di accoglienza che ai beneficiari e alle beneficiarie. Il Comune di Ravenna si impegna a fornire supporto e formazione di carattere giuridico-amministrativo in tema di immigrazione, facilitare l’uso di mediatori culturali, promuovere procedure per la programmazione unitaria degli interventi ed il monitoraggio, oltre a progettazioni a valere su fondi pubblici.