Ravenna notte d'oro, per una sera la città dimentica il virus

Tavoli pieni nei locali del centro, tanta la gente in strada. E davanti alle nuove scritte luminose c’è la fila per scattare una foto

Pioggia di selfie ieri sera sotto le luminarie dantesche (Zani)

Pioggia di selfie ieri sera sotto le luminarie dantesche (Zani)

Ravenna, 18 ottobre 2020 - L’atmosfera è - giocoforza - totalmente diversa da quella delle edizioni passate della Notte d’Oro. Ma Ravenna ieri sera non sembrava una città sull’orlo di un lockdown (o coprifuoco, che dir si voglia). Attorno alle 20 i locali del centro erano gremiti di gente. Chiaro: la fila è soprattutto attorno ai ristoranti data l’ora di cena, ma anche da Fresco o alla Ca’ de Ven, per fare due nomi, non si scherzava (al contrario del Cafè Letterario, che invece ha chiuso alle 19: "Ci sembra inopportuno tenere aperto", hanno scritto i gestori su Facebook). Con piazza del Popolo (viva sì, ma non piena) a far da spartiacque: a destra la Zona del Silenzio, che ieri sera era tutto tranne che silenziosa e a destra il quadrilatero del gusto, con il suo tintinnare di posate. In mezzo, il grillo solitario che friniva tranquillamente all’ombra di Garibaldi.

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Passeggiando per via Cavour il fiume umano di gente delle edizioni passate, dove si doveva chiedere ’permesso’ anche solo per guardare una vetrina, è lontano. Qualcuno passeggia, (quasi) tutti con la mascherina (quei pochi che girano in bici o con il monopattino elettrico non la indossano) e in direzione del centro. Diversi anche i gruppi con gli auricolari, a seguire il classico ombrellino. Arrivati in fondo a via Cairoli e imboccando via Corrado Ricci, si incontrano solo persone con il cellulare in mano.

E avanzando verso piazza Caduti il motivo è presto scoperto: le scritte luminose richiamano i curiosi e la foto la scattano quasi tutti. Attorno, i tavolini dei locali sono tutti pieni: giustamente ieri sera era la festa di Dante, e la zona di Dante era in festa. Immancabile poi, dopo la foto a ’l’amor che move il sole e l’altre stelle’, la tappa alla tomba del Poeta: prima la fila per una fugace occhiata all’interno, poi una passeggiata attorno e dentro il rinnovato giardino e il Quadrarco di Braccioforte.

Diversi anche quelli che passeggiano ai Chiostri Francescani. In via 4 Novembre quasi tutti han no un cono gelato in mano e, man mano che piazza Costa si avvicina, cresce anche la gente - in piedi e nei tavolini - ma anche la musica che arriva dal Costa Caffè. Il fiume umano è un ricordo, ma ieri Ravenna per una sera si è dimenticata del virus.