
La soddisfazione dell’assessore alla Cultura Sbaraglia: "Abbiamo partecipato ai bandi ministeriali e ci siamo posizionati bene. Siamo riusciti ad acquisire quattro lavori di nomi internazionali".
Mettere al centro il mosaico e arricchire la collezione permanente. Prosegue il percorso inaugurato dal Mar nel 2023 con il riallestimento della Collezione dei mosaici contemporanei e ieri sono state presentate alcune nuove acquisizioni. "Vogliamo rafforzare sempre più – ha detto Fabio Sbaraglia, vicesindaco con delega alla cultura e al mosaico – l’identità del Museo in merito al mosaico. Abbiamo partecipato ai bandi ministeriali e ci siamo posizionati bene, sia riguardo al Pac 2023, con un progetto a cura di Daniele Torcellini, che a quello del 2024, a cura di Giorgia Salerno. Siamo riusciti ad acquisire così quattro opere. Ancora una volta il Mar si dimostra attento alle declinazioni più varie e contemporanee del mosaico aprendosi alla sperimentalità di artisti emergenti ma anche consolidando la presenza di alcuni dei profili più significativi del panorama internazionale".
Sono entrate a far parte della collezione di mosaici contemporanei attraverso il bando del ministero della Cultura, Pac – Piano per l’arte contemporanea, ‘Untitled Heptagon 11’ di Monir Shahroudy Farmanfarmaian, e ‘Brothers’ di Adrian Paci. L’acquisizione è avvenuta grazie al progetto Contemporaneamente Est-Ovest, a cura di Daniele Torcellini, selezionato nell’ambito del Pac 2022-2023, finanziato per un importo di 144mila euro, e finalizzato all’acquisizione, alla produzione e alla valorizzazione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano. ‘Untitled Heptagon 11’ di Monir Shahroudy Farmanfarmaian è un lavoro del 2016, proveniente dalla galleria James Cohan di New York, ‘Brothers’ di Adrian Paci è un’opera del 2010, proveniente dalla galleria Kaufmann Repetto con sede a Milano e a New York.
Anche le opere vincitrici della sesta edizione del Premio GAeM - Giovani Artisti e Mosaico sono entrate a far parte della collezione, si tratta di ‘Hybrid VII’ (memoria) di Michela Tabaton-Osbourne per il premio Orsoni Venezia 1888 e, ex aequo, ‘Cuprum’ di Aleksandra Miteva e ‘Tappeto per ospiti indesiderati’ di Irene Cesaro per il premio Nicola Cingoli. Queste sono state posizionate nel corridoio del quadriportico del piano terra.
Anche l’opera ‘Porta Futurista’ del collettivo Pomme de Boue è stata inserita nella collezione del Mar. Ieri è stato presentato anche il catalogo della mostra che porta lo stesso nome e che era stata allestita dall’associazione Marte in occasione dell’ultima Biennale di Mosaico Contemporaneo negli spazi del Molino Lovatelli e curata da Eleonora Savorelli.
"Tutte queste opere – ha sottolineato il direttore del Mar, Roberto Cantagalli – confermano la vocazione della nostra collezione, che è quella dell’apertura".