
La nuova palazzina occuperà una parte del parcheggio in viale Randi. Nel tondo il reparto di Ostetricia
Una nuova palazzina per la Pediatria e l’Ostetricia. Servirà qualche anno perché il progetto veda la luce - almeno 4 o 5 - ma intanto c’è il finanziamento, ed è già un bel passo avanti. Ieri infatti la Regione ha ufficializzato lo stanziamento da parte del governo, tramite risorse Inail, di fondi per cinque maxi interventi per la sanità in Emilia-Romagna. E tra questi, per 31 milioni e 300mila euro, c’è il nuovo Materno pediatrico dell’ospedale di Ravenna: una nuova palazzina composta da tre piani, oltre al seminterrato dove ci saranno gli spogliatoi del personale. Sarà grande in totale 9.000 metri quadrati e occuperà un’area del parcheggio davanti all’ospedale in viale Randi.
"Nel 2021 abbiamo iniziato a pensare a un piano di sviluppo dell’ospedale con all’interno uno studio di fattibilità per superare alcune criticità presenti da tempo nell’area materno-pediatrica – dice Francesca Luzi, direttrice dell’unità operativa delle attività tecniche dell’Ausl Romagna a Ravenna –. Oggi Maternità e Pediatria sono posizionate in blocchi vecchi dell’ospedale, impostati in maniera rigida per quanto riguarda possibili sviluppi e implementazione delle aree. Una ristrutturazione non sarebbe sufficiente a dare una risposta. E gli spazi sono vecchi anche dal punto di vista della normativa antisismica, quindi analizzando costi e benefici nel 2022 abbiamo pensato di creare una nuova palazzina".
Gli studi effettuati dall’Ausl hanno portato a individuare un’area del parcheggio come la più adatta alla collocazione del nuovo edificio: "Un corridoio sopraelevato la collegherà al primo piano del Dea. Sposteremo la Medicina e la Chirurgia che ora si trovano in quell’area e in questo modo la nuova palazzina sarà vicina alla Diagnostica e alle sale operatorie. Così si risolve anche un problema logistico, perché ora quando mamme e bambini vanno al Pronto soccorso devono attraversare tutto l’ospedale per raggiungere la Pediatria".
Al piano terra ci saranno, oltre all’accettazione, un’area legata alla formazione per gli studenti universitari, gli ambulatori di Ostetricia aperti al pubblico e l’acceso della camera calda per le partorienti. Sempre al piano terra in futuro potrà sorgere anche un micronido per le mamme che lavorano in ospedale. Al primo piano verrà collocata la Pediatria con lo spazio per la degenza e gli ambulatori, il punto di primo intervento pediatrico e il Pronto soccorso pediatrico. Al secondo piano ci saranno invece sale parto, degenza e terapia intensiva neonatale. E poi luoghi dedicati ai disturbi alimentari nei bambini e ragazzi, con ambulatori dedicati e una sala mensa. "I fondi finanzieranno questa prima fase – prosegue Luzi – ma ne abbiamo prevista anche una seconda con una sopraelevazione della palazzina per ricavare spazi per la Ginecologia". I locali attualmente occupati da Pediatria e Ostetricia diventeranno ambulatori e spazi per gli studenti.
Sara Servadei