L’altroieri andavo sulla ciclopedonale per Punta Marina: c’era un andirivieni di biciclette e pedoni, tutti indaffarati per raggiungere silenziosamente la propria meta, dando l’impressione di essere in mezzo a una gara, a una sfilata di persone di ogni età e con ogni tipo di mezzo.
Ho pensato che anche questa è Ravenna e per me, che vivo qui da più di cinquant’anni, dimostra quanta brava gente c’è: gente laboriosa che, in silenzio, sgobba tutta la settimana per poi concedersi una gita verso il mare.
Ravenna che lavora, senza chiasso; Ravenna che ogni giorno diventa sempre più bella, più vivibile, più efficiente, in tutti i settori. Ravenna che può dare l’idea di non essere al centro, di stare in un est, dimenticata, ma che, invece, ci abbraccia e ci circonda con affetto, proteggendoci da insidie, mancanza di lavoro, insicurezza e tragedie varie.
Ravenna mi sembri un’isola felice e ti dico grazie.
Ora proseguo anch’io verso il mare, immerso in questi miei pensieri che mi addolciscono e, nel contempo, mi rattristano perché forse c’è qualcuno che non riesce a cogliere momenti come questi.
Lettera firmata