Santa Giovanna dei macelli prologo del festival Polis

Presentato il cartellone della kermesse del teatro contemporaneo con un focus sulla Germania. Si comincia domani sera all’Alighieri.

Santa Giovanna dei macelli prologo del festival Polis

Santa Giovanna dei macelli prologo del festival Polis

Un ‘German focus’ dal 7 al 12 maggio, con le prime nazionali dei principali artisti della scena del teatro contemporaneo europeo, e un prologo con la nuova produzione di ErosAntEros, ‘Santa Giovanna dei Macelli’ di Bertold Brecht domani alle 21, al teatro Alighieri di Ravenna.

Questo in sintesi è il ‘cuore’ della settima edizione di ‘Polis Teatro Festival’ che ospita, nei principali luoghi culturali della città – Teatro Rasi, Artificerie Almagià, Teatro Socjale di Piangipane – numerosi eventi, tra cui oltre agli spettacoli, significativi momenti di confronto tra artisti, studiosi e operatori internazionali, a conferma del respiro europeo del festival sin dalle origini. A firmare l’immagine grafica di Polis è Gianluca Costantini che, con l’espediente degli ‘angeli’, omaggia il famoso film di Wim Wenders, due anni prima del crollo del Muro, e anche la storia di Walter Benjamin che dal quadro di Paul Klee osserva la catastrofe.

Si inizia domani con ‘Santa Giovanna dei Macelli’, con musiche originali dal vivo della cult band slovena Laibach. "Un testo attuale – spiegano i direttori artistici e registi Davide Sacco e Agata Tomsic –, che affronta temi da noi non distanti, offrendo l’occasione per metterli in relazione dialettica con il nostro presente attraverso l’uso di video di realtà. E se i miliardari rileggono Marx per salvare il capitalismo da se stesso, noi rileggiamo Santa Giovanna per liberarci da esso, portandola in scena all’interno di un allestimento in cui le parole di Brecht vengono affidate ad attori di lingue diverse, proprio perché nell’epoca della globalizzazione soltanto unendo le forze possiamo portare a termine la rivoluzione che sola può concedere alle generazioni future di continuare a vivere su questo pianeta".

Tra le prime nazionali del festival in maggio, quella del collettivo femminista con base a Berlino She She Pop con ‘Posseduto. Un monologo collettivo" che rinnova il concetto di teatro senza pubblico. Tra gli ospiti, da segnalare la presenza del gruppo berlinese Rimini Protokoll con ‘The Walks’, l’artista svizzero Mats Staub con ‘Death and Birth in My Life’, la compagnia italo-tedesca con lo storico spettacolo ‘Autodiffamazione’ del premio Nobel austriaco Peter Handke. Si ispira sempre a Brecht un’altra coproduzione del festival di ErosAntEros, ‘Sulla difficoltà di dire la verità’, che innesca la ricerca sonoro-vocale della compagnia con le immagini di realtà del fotografo Michele Lapini.

In cartellone anche ospitalità e residenze di giovani artisti: con il debutto di ‘Millenovecento/89’ di Le Cerbottane, duo femminile che racconta la caduta del Muro di Berlino; Caterina Marino con ‘Still Alive’, selezionata dalla rete nazionale In-Box; ‘Be Woman’ di Antonella Salvatore/Istituto teatrale europeo e ‘Due schiaccianoci’ della compagnia Poveri Comuni Mortali.