"Sauro Babini e Teo Foschi, i miei amici partigiani"

Il bisnonno della studentessa. Irene Pappi, Dino Danesi,. parla di due giovani,. uccisi dai tedeschi nel 1944.

Sauro Babini, Teo Foschi e io sin da piccoli ci siamo sempre conosciuti vista la poca differenza di età. Sauro Babini (1925 - 1944) e Teo Foschi (1927 - 1944) furono due partigiani miei compaesani.

Teo Foschi era il mio vicino di casa, più cresceva, più la sua tendenza antifascista creceva, la stessa cosa capitò a Sauro. Sauro viveva con la sua mamma e sua sorella Anna le quali avevano una rivendita di granaglie e mangimi per animali e mi ricordo che io ci andavo spesso.

I fascisti scoprirono che aveva amici partigiani perciò cominciò a temere che lo potessero arrestare e portare in Germania, allora decise di raggiungere i partigiani che si trovavano a San Martino in Gattara.

Partì da casa a piedi per raggiungere la montagna ma una volta arrivato fu sorpreso da una pattuglia tedesca. Lui in mano aveva un fucile per tenere a bada i tedeschi e per salvare i suoi compagni, ma nello scontro venne ucciso.

Arrivò la notizia che era morto un partigiano, dopo svariate ricerche capirono che era proprio lui, Sauro, così lo andarono a prendere e il funerale si tenne a Pilastro ma il cippo rimase lassù dov’era morto.

Teo Foschi aveva 17 anni ed anche lui scelse di entrare fra i partigiani. Una sera si recò a casa della sua ragazza che abitava vicino alla Lama, un canale del posto.

Una volta arrivato vide due tedeschi che gli si avvicinavano, decise di affrontarli, ma i due tedeschi, che avevano armi migliori, ebbero la meglio e venne ucciso.

Il suo corpo fu custodito da me e suo fratello Tiberio nella chiesa di Roncalceci per una notte per paura che i tedeschi se lo portassero via.

Irene Pappi,

classe 3^ B

Scuola media ‘Romolo Gessi’

di San Pietro in Vincoli

Prof Sabrina Briganti