
Carraie (Ravenna), anni '60, fondo Merendi - fotogramma tratto da Super 8
Ravenna, 20 aprile 2017 - Chi non conserva in casa almeno un ‘film’ di famiglia? Con il progetto ‘Sguardi in Camera’, a cura dello storico del cinema Giuseppe Pazzaglia e dalla documentarista Silvia Savorelli, i ravennati sono invitato a mettere a disposizione i propri video per costruire un archivio della memoria filmica. C’è tempo dal 2 maggio al 30 giugno, per recuperare e inviare le proprie pellicole in formati amatoriali (super8, 8mm, 9,5mm e 16mm), diffuse a partire dagli anni Sessanta e che oggi rischiano di essere dimenticate e persie nelle cantine e nelle soffitte, immagini in movimento non più visionabili, a causa di proiettori e tecnologie non funzionanti.
Perché è importante recuperare le pellicole amatoriali e di famiglia? I film di famiglia sono una fonte inesauribile di informazioni, recentemente scoperti da storici e da studiosi di scienze sociali. Sono un raro e prezioso controcampo - personale, soggettivo, privato – ai tradizionali media a cui è affidato il compito di rappresentare la realtà, come il cinema di finzione e la televisione. Si possono osservare le trasformazioni, i cambiamenti, l’inizio di nuove dinamiche sociali che i grandi eventi storici hanno portato nelle abitudini e nella vita quotidiana delle persone.
Si può partecipare con qualsiasi film di famiglia o pellicola, quelli che raccontano le vacanze come i matrimoni, le feste, i compleanni, i primi giorni di scuola, i concerti, le partite di calcio. Le pellicole saranno poi catalogate e digitalizzate secondo i criteri stabiliti dal regolamento consultabile in https://ravennasguardiincamera.wordpress.com. Una copia del materiale digitalizzato sarà consegnata ai proprietari. Gli originali potranno essere restituiti a fine progetto. Il progetto terminerà con una mostra fotografica e multimediale, realizzata con i fotogrammi delle pellicole consegnate, e una proiezione con una selezione antologica dei film di famiglia.
L’obiettivo è di raccontare in particolare l’evoluzione del ruolo della donna dagli anni Sessanta a oggi, e – in prospettiva – di creare un archivio ravennate della memoria filmica famigliare, parte integrante dell’Archivio Nazionale del Film di Famiglia. Il progetto è promosso dall’assessorato alle Politiche e culture di genere del Comune di Ravenna e da Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia, in collaborazione con l’Istituzione Biblioteca Classense e con la Fondazione Casa di Oriani.
«Siamo molto contenti – afferma l’assessore Ouidad Bakkali – di lanciare questa chiamata pubblica che ha da una parte l’obiettivo di iniziare a costruire un archivio della memoria di anni molto interessanti, rendendo i materiali che arriveranno testimonianza di quei tempi, e dall’altra quello di indagare in particolare il ruolo della donna». I film possono essere consegnati a Istituzione Biblioteca Classense (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 18) e Fondazione Casa di Oriani (il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30, il martedì e giovedì dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18.30). Info: 335-6827518 (Giuseppe Pazzaglia), 339-3377442 (Silvia Savorelli) e sguardiincamera@gmail.com.