Si piantumano nuovi alberi: "Al posto di quelli malati"

Nei viali Santi Baldini, Pallavicini, Farini e in piazza Rosmini. E niente pini: "Li stiamo abbandonando per le radici e per l’imprevedibilità".

Si piantumano nuovi alberi: "Al posto di quelli malati"

Si piantumano nuovi alberi: "Al posto di quelli malati"

Viale Santi Baldini, viale Pallavicini e viale Farini, nella cintura tra il centro e la zona stazione. E poi piazza Rosmini, vicino a via Badiali e viale Lercaro. È qui che presto arriveranno 39 nuovi alberi ripiantumati da Azimut per conto del Comune per un totale di 44mila euro. La cifra comprende la messa a dimora, la manutenzione per tre anni ai fini dell’attecchimento e la frantumazione delle ceppaie. Verranno piantumati 32 platani (platanus spp), 4 olmi siberiani (ulmus pumila) e 3 querce (quercus ilex).

Non sono le uniche piantumazioni che avverranno a breve: centinaia di nuovi alberi infatti verranno collocati da Azimut per conto del Comune in un’area vicino a via Sirotti. L’iniziativa prevede una piantumazione per ogni nuovo nato, ma occorre collocare quelli di diverse annate, le ultime ovviamente.

I 39 alberi che saranno ripiantumati tra i viali Santi Baldini, Pallavicini, Farini e in piazza Rosmini vanno a sostituirne altri abbattuti negli ultimi anni: "Erano stati visitati dall’agronomo, erano state eseguite le prove ed erano risultati pericolanti perché malati o con cavità interne – spiegano da Azimut –. C’è poi da dire che durante i lavori per la posa della fibra o alle fognature capita che i cantieri trancino alcune delle radici, e quindi dopo un anno e mezzo o due la pianta inizia a risentire e a mostrare i segni della sofferenza, ammalandosi.

Le piante che verranno piantumate sono giovani, ma già abbastanza forti per aumentare le possibilità di attecchimento: "Con quel diametro del tronco resiste circa l’85-88% – spiegano da Azimut – mentre spesso le piantine che vengono messe a dimora da alcune realtà che non conoscono bene la materia non riescono a sopravvivere, il tasso si abbassa del 10-12%".

Al posto dei 39 alberi che verranno ripiantumati in passato c’erano platani e pini, ma i secondi non vengono più messi a dimora, come noto. Da tempo infatti si parla della pericolosità dei pini, al centro di tanti episodi di maltempo negli ultimi anni durante i quali sono caduti a terra rischiando di ferire seriamente qualcuno e di danneggiare auto e strutture. "È una razza arborea che stiamo abbandonando – aggiungono da Azimut – un po’ per le radici e un po’ perché è una pianta imprevedibile. Abbiamo suggerito al Comune di evitare platani e pini ai lati delle strade e sostituirli con delle siepi, visti i problemi e visto il cambiamento climatico, e creare invece delle aree attrezzate in cui creare dei ’polmoni verdi’ da chiudere in caso si maltempo".

Sara Servadei