Green pass falsi a Ravenna: solo uno su sei davvero immunizzato

Eseguite 61 analisi sui pazienti che si sono presentati tra i 254 invitati dall’Ausl a un prelievo ematico per la ricerca degli anticorpi

Vaccinazioni

Vaccinazioni

Ravenna, 27 novembre 2021 - Sono i numeri a fornire lo spaccato di quanto sta emergendo sulle vaccinazioni simulate dal medico Mauro Passarini. Numeri che in parte lui stesso ha fornito agli inquirenti, che in parte sono emersi dalle verifiche di polizia e Ausl e che da ultimo sono risultati dalle analisi sugli anticorpi. Mettendo tutto assieme, il primo numero che vi diamo è questo: uno. Ovvero degli 84 Green pass in totale sequestrati, solo uno è stato finora restituito al legittimo proprietario - un ultra-quarantenne residente in città - in quanto l’uomo è stato effettivamente vaccinato.

A fare la differenza per il diretto interessato, sono stati i risultati delle analisi sugli anticorpi: il valore ha delineato uno scenario compatibile con la fatidica doppia dose Pfizer. Il paziente faceva parte del gruppo dei 254 tra quelli vaccinati da Passarini ai quali l’Ausl Romagna aveva notificato un invito a presentarsi per il prelievo del sangue finalizzato appunto alla ricerca anticorpi.

Ebbene: in totale alla chiamata hanno finora risposto in 61. Un gruppo significativo visto che è tra questi che è naturale aspettarsi la più alta percentuale di pazienti effettivamente vaccinati. La proporzione finora emersa, può dunque essere altamente indicativa della entità della simulazione messa in piedi dal Passarini, come lui stesso ha avuto modo di confessare.

Ovvero nella migliore delle ipotesi, solo uno ogni sei pazienti è stato in effetti vaccinato. Ciò riflette un dato preciso: in una dozzina di casi i pazienti sono stati trovati positivi o leggermente positivi agli anticorpi, in quest’ultimo scenario forse a causa di inoculazioni di vaccini estremamente diluiti dei quali lo stesso Passarini ha parlato in interrogatorio (e allora vanno conteggiati come non vaccinati).

In ogni modo, immaginiamo che se la platea dei dati fosse allargata a tutti gli oltre 290 pazienti sulla carta vaccinati dal Passarini (dunque anche i circa 40 provenienti da fuori), la percentuale dei positivi si ridurrebbe ulteriormente e drasticamente. Sin qui, in 30 sono risultati sicuramente negativi (cioè senza anticorpi al covid nonostante la doppia dose attestata dal medico). Infine in 18 casi è emersa la negatività al vaccino (gli anticorpi riscontrati sono cioè stati ricollegati a pregressi contatti con la malattia).

Ci sarebbe a questo punto da chiedersi come mai uno stimato medico si possa essere prestato a simili manovre. Passarini ieri mattina in tribunale lo ha in buona sostanza spiegato tirando in ballo il 2020, anno terribile e non solo per lui. In quei mesi sarebbe finito nel pallone di fronte ad alcune cose che non si sapeva spiegare come la malattia, talune influenze negative, i vaccini (per i quali la scorsa volta aveva sottolineato una non meglio precisata "nocività"). E così, frequentando corsi a Padova durante i quali era venuto a contato con diversi no vax, era maturata l’idea dei Green pass con false inoculazioni .