Soprintendenza, i fondi. Oltre 700mila euro per interventi di restauro, archivio e manutenzione

Il finanziamento arriverà nell’ambito del programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026, finanziato con le risorse di bilancio a disposizione del ministero dei Beni Culturali.

Soprintendenza, i fondi. Oltre 700mila euro per interventi di restauro, archivio e manutenzione

Soprintendenza, i fondi. Oltre 700mila euro per interventi di restauro, archivio e manutenzione

La provincia di Ravenna beneficerà di importanti somme per interventi di restauro, archivio, digitalizzazione o manutenzione archeologica. Si tratta di 80mila euro per la riorganizzazione e il riordino dei depositi archeologici a favore della soprintendenza, 600mila euro, di cui 100mila quest’anno e 500mila il prossimo, per la manutenzione della sede della soprintendenza, che fa parte del complesso di San Vitale, 24.500 euro quest’anno per la ricognizione, il riordino e l’inventariazione del Fondo archivistico del Genio Civile. Per un totale di oltre 700mila euro. La notizia arriva da Marta Farolfi, senatrice di Forza Italia, e Alberto Ferrero, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e capogruppo in consiglio comunale.

"Grazie all’approvazione del programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026, – spiegano in una nota – finanziato con le risorse di bilancio del ministero dei Beni Culturali, la provincia di Ravenna beneficerà di importanti somme per interventi di restauro, archivio, digitalizzazione o manutenzione archeologica. Una prova di riconoscimento del valore artistico, storico e culturale della nostra provincia, per cui ringraziamo il ministro Gennaro Sangiuliano. L’arte e la cultura vanno difese e tutelate affinché il nostro passato possa continuare a brillare nel presente, con la ricchezza che soltanto l’Italia può vantare".

La riorganizzazione dei depositi della soprintendenza consentirebbe probabilmente di riportare alla luce, anche se solo temporanemente, pezzi che sono custoditi al loro interno. Un’importante occasione è anche il ripristino della sede della soprintendenza che si inserisce nel prezioso complesso monastico all’interno del quale si trovano anche la basilica di San Vitale e il Museo nazionale.