Avrebbe tentato di stordire un’anziana versando spray urticante nel lavandino, dopo essere entrato nella sua abitazione fingendosi un tecnico addetto al controllo dell’acqua. La donna ha però compreso le intenzioni di quell’uomo e lo ha messo in fuga. Quanto accaduto nei giorni scorsi a Bagnacavallo fa tornare alto il livello di attenzione sul fenomeno delle truffe a domicilio. Un secondo episodio si è verificato in una frazione di Lugo, dove questa volta un’anziana è stata derubata sempre da sedicenti tecnici Hera.
Nel primo caso aveva suonato al campanello di un’anziana signora un giovane, alto e dalla corporatura robusta. Si era presentato spiegando di dover controllare l’erogazione dell’acqua, indossava una pettorina e aveva con sé una radio con la quale simulava un dialogo con un collega, che probabilmente era un complice appostato all’esterno. L’uomo ha chiesto di poter verificare l’erogazione dell’acqua e, una volta raggiunto il bagno, ha versato un liquido nel lavandino. L’odore acre che subito si è sprigionato ha messo in allarme la proprietaria, la quale ha cominciato a urlare, dicendo che avrebbe chiamato i carabinieri, mettendo così in fuga l’intruso. Sul posto, subito dopo, sono intervenuti i militari della caserma di Bagnacavallo, che effettivamente hanno riscontrato la presenza di uno strano liquido nel lavandino, tipo uno spray urticante. Probabilmente l’intenzione del malvivente era di stordire la donna per poi fare razzia di denaro e gioielli, agendo indisturbato. Il secondo episodio, venerdì scorso, è accaduto nella frazione di San Bernardino di Lugo. Qui una donna ultra ottantenne, che vive sola, ha aperto la porta a due sedicenti tecnici addetti al controllo dei contatori dell’acqua. Questi, con un pretesto, hanno indotto l’anziana a mostrare loro il portafogli. All’interno c’era una banconota da 100 euro che i due le hanno strappato di mano per poi darsi alla fuga. Le indagini sono in corso.
Lorenzo Priviato