REDAZIONE RAVENNA

Start Romagna, lavoratori in piazza: "Gli autobus perdono le ruote. Mozzi crepati dopo soli 5mila km"

Le sigle sindacali rivendicano condizioni di maggiore sicurezza per gli autisti e gli altri operatori. Ma c’è anche il tema del salario: "Allineare i neo assunti ai più anziani sotto l’aspetto economico".

Le sigle sindacali rivendicano condizioni di maggiore sicurezza per gli autisti e gli altri operatori. Ma c’è anche il tema del salario: "Allineare i neo assunti ai più anziani sotto l’aspetto economico".

Le sigle sindacali rivendicano condizioni di maggiore sicurezza per gli autisti e gli altri operatori. Ma c’è anche il tema del salario: "Allineare i neo assunti ai più anziani sotto l’aspetto economico".

I lavoratori di Start Romagna sono scesi nuovamente in piazza per rivendicare i loro diritti e per chiedere ancora una volta all’Azienda di rispettare le normative sulla sicurezza e di riconoscere ai dipendenti il giusto salario. I sindacati, ieri in piazza del Popolo c’erano Ooss, Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasportI, Ugl Autoferro e Faisa-Cisal, hanno chiesto che vengano rimossi dalla circolazione i mezzi considerati a rischio perché della stessa tipologia di quelli a cui, nei mesi scorsi, mentre erano in servizio, si è staccata la ruota con tutto il mozzo. La richiesta è stata inviata anche al prefetto, al sindaco e Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (Spsal) di Ravenna tramite una lettera. "Dai controlli di queste ultime settimane effettuati dalle officine – hanno spiegato ieri i rappresentanti sindacali – è risultato che metà dei mezzi presenta già delle crepe nei mozzi, un problema dovuto, secondo Start, a difetti strutturali. In pratica quando si presenta la crepa, di lì a poco il mozzo si rompe e la ruota si sfila, come è già successo".

La ruota pesa un quintale e se dovesse finire addosso a un altro mezzo, a un ciclista o anche a un gruppo di pedoni le conseguenze sarebbero drammatiche. Oltre al fatto che, hanno sottolineato i sindacati, la perdita della ruota comprometterebbe la stabilità del veicolo che potrebbe finire ovunque.

Gli autobus in questione, della tipologia Breda M231, hanno mostrato delle crepe nei mozzi dopo soli 5mila chilometri percorsi e sono mezzi che vengono utilizzati anche per il trasporto degli studenti. "I mezzi – hanno continuato i sindacati – sono stati riparati con pezzi che presentano lo stesso difetto, quindi la riparazione di fatto è inutile". Si tratta di circa 25 autobus su un totale di un centinaio.

Altra questione su cui i sindacati hanno insisitito è stataquella del salario. "La soluzione – ha sottolineato Gianluca Neri, segretario regionale Uil Trasporti – può essere solo quella di allineare gradualmente i nuovi assunti dal punto di vista normativo ed economico ai più ’anziani’". Più volte infatti i sindacati hanno sottolineato le difficoltà dei dipendenti a far fronte al caro vita, definendo gli stipendi assolutamente "non proporzionati".

a.cor.