
"Siamo un presidio medico sanitario e proseguiamo con i nostri servizi, come prevede del resto il Dpcm firmato il 25 ottobre dal Governo". A fugare dubbi e a fare massima chiarezza è Andrea Accardi, direttore delle Terme di Punta Marina. "A partire da domenica e fino al giorno successivo - racconta – è stato difficile, come era prevedibile che accadesse, perché quello che stiamo vivendo è momento difficile. Abbiamo ricevuto tantissime telefonate piene di preoccupazione. Le persone volevano informazioni, rassicurazioni". E le hanno avute, perché le Terme di Punta proseguiranno nelle prestazioni che rientrano nei livelli essenziali di assistenza. Quindi le cure termali per gli adulti e anche quelle pediatriche, la fisioterapia, le visite specialistiche di secondo livello, la diagnostica per immagini e la riabilitazione in piscina e in palestra. "A fermarsi - prosegue Accardi - sono stati ovviamente i corsi di AcquaGym e quelli di nuoto per bambini che coinvolgono diverse centinaia di persone. Come genitore mi dispiace che i bambini non possano continuare a fare sport, ma stiamo attraversando una terra inesplorata e dobbiamo rassegnarci all’idea di rinunciare ad aspetti importanti della nostra vita precedente".
Le prestazioni sanitarie invece non si fermano, con sollievo di chi aveva temuto di dover rinunciare, solo per fare un esempio, al proprio percorso di riabilitazione. E non cambia neanche l’accesso alla struttura e alle prestazioni perché rimangono validi i protocolli di sicurezza applicati subito dopo la diffusione del Covid. "Abbiamo applicato il protocollo Terme Sicure elaborato da FoRST, Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale – prosegue il direttore della struttura – e non abbiamo mai avuto problemi nella gestione delle regole, il pubblico ha capito subito, dando dimostrazione di grande responsabilità. È in momenti di difficoltà come questo che dobbiamo essere comunità, dare ognuno il proprio contributo invece di aspettare una soluzione che arriva solo dall’altro. Il protocollo adottato è rigidissimo e dispendiosissimo non in termini economici, ma di organizzazione, ma siamo contenti di averlo applicato perché ci siamo resi conto che alcuni aspetti hanno portato importanti miglioramenti, al punto che alcune norme continueremo ad applicarle anche dopo l’emergenza. Ad esempio i percorsi di prenotazione le calendarizzazioni specifiche, le fasce orarie nelle cure termali. È stato messo a punto un sistema che consente, attraverso un interfono collegato al sistema telefonico interno, di chiamare il paziente quando è il suo turno, in qualunque zona della struttura si trovi".
a.cor.