Urbanizzazioni, ancora scintille fra Movimento Cinque Stelle e Italia Viva

Incrociarsi di accuse all’indomani di quanto accaduto la scorsa settimana in consiglio comunale, dove il voto sul blocco alla Ghilana non ha ottenuto la maggioranza

Non ci sono soltanto le bordate che si sono scambiati il Pd e i civici di Faenza Cresce sul tema delle urbanizzazioni: la maggioranza che guida la città è percorsa da un intenso scambio di dardi anche per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle e Italia Viva, al centro di un incrociarsi di accuse all’indomani di quanto accaduto la scorsa settimana in consiglio comunale, dove il voto sul blocco alle urbanizzazioni alla Ghilana non ha ottenuto la maggioranza del consiglio, impantanandosi sul dodici a dodici.

"Nel corso della seduta sono state espresse sia dall’opposizione che dai banchi della maggioranza affermazioni a dir poco sconcertanti e contrastanti – attacca il consigliere pentastellato Marco Neri – su tutti il rappresentante di Italia Viva, con questioni personali e allusorie. L’unica ideologia presente in questo periodo storico è quella neoliberale, la quale veicola un sempre più pervasivo individualismo a discapito della collettività e del bene comune. Nulla a che fare con i legittimi sistemi concettuali e interpretativi che costituiscono la base ideologica politica di ogni partito o movimento. Ribadiamo la nostra ferma posizione verso un approccio che metta il principio di sicurezza dei cittadini al primo posto, e che stimoli la riqualificazione territoriale anziché l’espansione urbana. Occorre identificare ed utilizzare gli immobili esistenti per la rigenerazione urbana in attesa del piano speciale delle zone a rischio". La replica di Italia Viva provinciale non si fa attendere: "il Movimento 5 stelle da una votazione del consiglio comunale, molto ampia nelle sue dinamiche, finisce per puntare il dito contro il solo capogruppo Grillini. Il Movimento chiarisca una volta per tutte la sua posizione politica nei confronti di Italia Viva. Non capiamo come possa succedere che da una votazione che ha visto un sostanziale pareggio, con dodici voti contro dodici, la colpa sia ancora una volta secondo loro unicamente del consigliere Grillini".

f.d.