Lavoro, difficile trovare gli stagionali: ne mancano 1500 sul litorale di Ravenna

Una nuova tendenza degli imprenditori: aprire locali in città o avere strutture funzionanti tutto l’anno per poter offrire contratti a tempo indeterminato ai propri dipendenti

Ravenna, 17 marzo 2024 – Ormai è assodato e si ripete da anni. L’inizio della stagione turistica sta diventando una sorta di incubo per gli imprenditori del settore: mancano i lavoratori stagionali ed è difficilissimo trovarli.

Per una serie di motivi: lavorare in estate e guadagnare qualcosa non è più così appetibile, come 30 o 40 anni fa, quando era un must per i giovani ravennati che frequentavano università e scuole superiori lavorare durante il periodo estivo.

Ma, conti alla mano, sul litorale ravennate mancano almeno 1.500 figure professionali: una cifra davvero importante.

Lavoro stagionale: qual è la situazione per il litorale ravennate
Lavoro stagionale: qual è la situazione per il litorale ravennate

Tanto che si è instaurata anche una nuova tendenza degli imprenditori: aprire locali in città o avere strutture aperte tutto l’anno per poter offrire contratti a tempo indeterminato ai propri dipendenti e non cercarne di nuovi ogni anno.

Un’inversione di tendenza rispetto al passato e al lavoro esclusivamente stagionale. Lo testimonia Cristiano Ricciardella, storico imprenditore del litorale ravennate con la moglie Mascia Ferri, che tra le altre attività gestisce il Bagno Ondina di Marina di Ravenna: "I lavori stagionali – spiega lo stesso Riccardella – non sembrano più appetibili e anche per questo abbiamo scelto un’apertura annuale per il ristorante del bagno: una situazione non particolarmente remunerativa per l’azienda ma così possiamo offrire contratti a tempo indeterminato e un adeguato stipendio, ai lavoratori che impieghiamo".

Per Cinzia Folli, segretaria generale della Filcams, sarebbe fondamentale offrire una maggior qualità ai lavoratori: "Visto che le difficoltà nel reperire personale anche quest’anno, evidentemente il problema non era il reddito di cittadinanza, come sosteneva qualcuno. Credo che serva il giusto compenso e il giusto orario di lavoro con una turnazione più ampia del personale".

Pessimista Paolo Zago dello Zanzibar di Marina di Ravenna: "Sinceramente non ho soluzioni: in uno stabilimento balneare i dipendenti incidono per il 50 per cento, ben oltre il costo normale del lavoro. Studenti? Ce ne sono di bravi e volonterosi ma quando sono liberi loro la stagione è già iniziata".

Componente fondamentale dell’offerta del litorale sono anche i campeggi che, in estate necessitano di moltissimi lavoratori: "È davvero molto difficile reperire stagionali – spiega Gianluca Bassani del Camping Adria di Casalborsetti – una nota dolente sono certamente la reception e i bagnini mentre per le pulizie ora abbiamo imprese esterne mentre sino allo scorso anno avevamo anche un gruppo nostro. Gli operai, invece, sono assunti tutto l’anno".

Il Club del Sole gestisce numerose strutture, sei di queste solo nei lidi ravennati, dall’Adriano Family Camping Village di Punta Marina al Sole Family Camping Village di Marina Romea.

Dunque un punto di vista privilegiato: "Mancano varie figure – spiegano dalla direzione del Gruppo Club del Sole – e a più livelli nell’ambito dell’hospitality e della ristorazione, dagli assistenti di direzione agli addetti all’accoglienza, receptionist, vice direttori, manutentori, dai responsabili di sala, ai barman fino agli addetti di bar, chef, cuochi capipartita, pizzaioli, e addetti di cucina, per tutte le destinazioni del Gruppo".