Reggiana Chievo 0-1, granata sconfitti tra le polemiche

Al Città del Tricolore, decide Garritano. Ma i padroni di casa recriminano un gol non assegnato a Zamparo

Polemiche per un gol non assegnato alla Reggiana (foto Artioli)

Polemiche per un gol non assegnato alla Reggiana (foto Artioli)

Reggio Emilia, 17 ottobre 2020 - Dopo 664 giorni (Reggiana-Adrense 1-2, ai tempi della Serie D), la Reggiana ritorna ad assaporare il sapore della sconfitta in campionato fra le mura amiche. Al termine di una sfida battagliera e caratterizzata da ritmi elevati, a passare di misura al Città del Tricolore è il Chievo di Alfredo Aglietti, che trova così il primo successo stagionale. Ma questa partita è destinata a creare polemiche e a far parlar di sé per qualche giorno, perché all'11', quando Semper non riesce a trattenere il colpo di testa di Zamparo, la palla pare proprio superare la linea di porta, con tutta la panchina granata in piedi a gridare al gol fantasma.

Un episodio che, in questi casi, e soprattutto sullo 0-0, non può che influenzare l'andamento, l'inerzia e la fisionomia della partita, fermo restando che, successivamente, il Chievo ha comunque creato palle gol più evidenti rispetto alla Reggiana, impegnando più volte un Cerofolini sempre più in crescita.

La cronaca

Venendo all'analisi della partita, sin dai primi minuti si capisce che si ha a che fare con due squadre che giocano a specchio, con pressing alto sulle rispettive difese delle punte e raddoppi sul regista (Rossi per i granata, Viviani per i clivensi). E’ il Chievo a farsi notare per primo in zona gol, quando dopo sei minuti Garritano lancia Renzetti, che è quindi bravo a trovare al limite dell’area, con un preciso rasoterra, Canotto tutto solo, il quale calcia a botta sicura trovando però una pronta risposta coi piedi da Cerofolini, che poi controlla sulla linea. Poco dopo è quindi di nuovo Garritano, il più attivo dei suoi spaziando con libertà sulla trequarti, a rendersi pericoloso, con un colpo di testa che termina di poco alto.

La Regia, dato il pressing ospite, cerca con insistenza con lanci lunghi Zamparo, particolarmente battagliero nel proteggere la palla per far salire i suoi, ed al 10’ è proprio l’Arciere a scoccare la prima conclusione dei suoi, liberandosi sul sinistro dal limite e trovando però la deviazione della difesa clivense in corner.

Un minuto più tardi, invece, ecco l’episodio che pesa come un macigno sulla partita. Rossi, con un lancio perfetto dalla trequarti di destra, trova in area Zamparo, che di testa, dopo un inserimento impeccabile temporalmente, svetta su Rigione. Semper non trattiene la palla, che gli sfugge oltre la linea. E' impossibile, mancando in Serie B sia il VAR che la goal line Technology, stabilire con certezza se la palla abbia superato completamente la linea o se per questione di millimetri accarezzi i ciuffi bianchi d'erba della linea di porta, ma, rivedendo le immagini, l’impressione che si ricava è che la palla la linea la superi eccome e che il gol andasse dunque assegnato.

Fatto sta che il braccio dell’arbitro Chiffi non ha indicato la linea di centrocampo e l’assistente Mondin, incalzato da tutta la panchina granata inferocita, da un Alvini furibondo e dalle proteste di tutto il publico, è rimasto impassibile. In questo caso una riflessione sull’assenza della tecnologia per aiutare l’arbitro in episodi chiave, che possono cambiare le partite ad un livello alto come la Serie B, va fatta eccome.

In seguito all’episodio, gli uomini di Alvini, sull’onda della rabbia agonistica iniziano quindi a pigiare ancor più sull’acceleratore, ma a passare è il Chievo, che da diversi minuti, in particolare sulle ripartenze, creava grattacapi ai granata con le progressioni degli esterni.

Al 25’, infatti, Martinelli si fa superare in velocità alle spalle da Canotto, che, con un traversone insidioso dal fondo, trova la respinta coi pugni di Cerofolini, con la sfera che finisce a pochi metri dalla linea di porta a Fabbro, dimenticato da Gyamfi, che incredibilmente fallisce il gol, centrando in pieno la parte interna della traversa. La palla, tuttavia, ritorna subito in gioco, con Cerofolini chiamato a salvare con una sola mano sulla linea il colpo dello stesso Fabbro. Sulla respinta Garritano chiude l'azione degna di un flipper con un diagonale che, questa volta, termina in rete.

E poco dopo è sempre l’attivissimo ex Cesena a trovare con un filtrante Canotto, che in spaccata, superando Espeche, riesce però solo a sfiorare la palla, con Cerofolini che la blocca a terra. Al 41’, invece, è Kirwan per la Regia a trovare con un cross Varone in area, con il Puma che, nel mucchio, prolunga di testa per Martinelli. L’ex Rimini, con un colpo di testa a palombella, insacca alle spalle di Semper. Ma Mondin ha alzato la bandierina. E' fuorigioco, si rimane sullo 0-1 e i granata devono ancora inseguire, ma rischiano, scoprendosi, di incassare una seconda rete.

In pieno recupero, su ribaltamento di fronte, Cerofolini deve infatti superarsi quando, su traversone filtrante del solito Garritano, Viviani, tutto solo da centro area, trova una conclusione angolata che l’Azzurrino salva in angolo con un intervento da cineteca con la punta delle dita.

Al rientro in campo dopo la pausa, il Chievo va subito vicino al raddoppio in due occasioni. Prima Djordjevic, tutto solo nell’area piccola, incredibilmente di testa spedisce a lato, poi Canotto, in tuffo, non riesce ad inquadrare la porta.

La Regia però non demorde e, pur soffrendo particolarmente sulle fasce Canotto e Garritano, con pazienza continua a cercare le punte con traversoni provenienti dalle fasce. Alvini, per dare offensività alla manovra, spedisce in campo Lunetta e Muratore.

Ed al 61’ è proprio l’ex Sudtirol a fallire una ghiotta occasione, quando, imbeccato solo sul secondo palo dal cross di Kirwan, schiaccia a terra la palla di testa, trovando il riflesso felino di Semper che respinge sopra la traversa. Sette minuti più tardi il portiere croato blocca in sicurezza la punizione di Radrezza calciata dal limite, ma non con la potenza necessaria.

L’impressione, in questa fase, è che i granata fatichino a verticalizzare, loro caratteristica principale, con i clivensi bravi a metterli in difficoltà spedendoli sulla fasce, dove, ovviamente, creare palle gol per chi è abituato a fraseggi rapidi per portare i difensori fuori dalla linea diviene più complicato. Rossi, addirittura, per liberarsi dalle maglie di un Chievo molto compatto in fase difensiva e schierato a tenagli a centrocampo, si abbassa spesso a ricevere palla sulla linea difensiva granata.

Per questo motivo Alvini sostituisce Gyamfi con Voltan, che, a differenza delle altre sfide, si va a posizionare sulla fascia destra, con Kirwan che si abbassa a centrale destro nel trio difensivo. A 10’ dal termine, Espeche, il migliore dei tre di difesa, salva il risultato immolandosi in scivolata su Canotto lanciato a rete, a tu per tu con Cerofolini, prima che Voltan, sul lato opposto, su punizione conclude di poco sopra la traversa con una conclusione a giro.

La Reggiana non demorde fino alla fine, attaccando a testa bassa dalle fasce ma faticando a creare occasioni da gol, con un Chievo capace di mettere pressione a Mazzocchi e Zamparo, che hanno entrambi faticato ad entrare nel vivo del gioco.

E così è arrivato il primo stop in cadetteria per i granata, ma non c'è nemmeno tempo di resettare perché martedì la truppa di Alvini sarà di scena in quel di Ascoli. Questa, del resto, è la Serie B.

Il tabellino

REGGIANA 0 - CHIEVO VERONA 1

REGGIANA (3-4-1-2): Cerofolini; Gyamfi (75’ Voltan), Espeche, Martinelli; Zampano (58’ Lunetta), Varone (58’ Muratore), Rossi, Kirwan (82’ Marchi); Radrezza; Zamparo, Mazzocchi. All. Alvini. A disp. Voltolini, Venturi; Galeotti, Libutti, Gatti; Pezzella; Kargbo.

CHIEVO (4-4-2): Semper; Mogos, Gigliotti, Rigione, Renzetti; Canotto, Palmiero, Viviani (83’ Zuelli), Garritano (89’ Leverbe); Fabbro (72’ Ciciretti), Djordjevic (89’ De Luca). All. Aglietti. A disp. Seculin; Illanes, Colley, Pavlev, Cotali; Morsay; Pucciarelli.

Arbitro: Chiffi di Padova (Mondin e Yoshikawa). IV Uomo: Marchetti di Ostia Lido. Reti: 25’pt Garritano (C). Note: 998 spettatori, invitati dalla Reggiana. Ammoniti: Gyamfi , Kirwan, Muratore, Martinelli (R), Garritano, Semper, Mogos (C); Angoli 6-3; Tiri 14-17 (in porta 5-10); Possesso palla 65%-35%; Recupero: 1’pt, 5’st.