Reggio Emilia, le Officine Reggiane rivivono nell'archivio storico

Catalogate oltre 22mila schede dei lavoratori della storica fabbrica. Ora sono consultabili

Al lavoro per la costruzione dei capannoni (Archivio storico Reggiane)

Al lavoro per la costruzione dei capannoni (Archivio storico Reggiane)

Reggio Emilia, 13 ottobre 2018 – Officine Reggiane: è un pezzo significativo della storia di Reggio che torna a vivere. I volti, i documenti, le formule stringate dell’addetto amministrativo che indicano il giorno di assunzione, il reparto di assegnazione e le mansioni, il licenziamento e la riassunzione, un permesso, le ferie… Piccole grandi tracce del lavoro e della vita di 22.000 persone: operai, impiegati, progettisti, dirigenti che dal 1904 al 1994 hanno speso i loro giorni, i loro ideali, la loro competenza e perizia, la loro fatica nei 600.000 metri quadrati di capannoni, uffici e servizi a Santa Croce di Reggio Emilia, nelle Officine Meccaniche Reggiane.

Quelle 22.000 cartelle personali sono state al centro di un intervento di riordino recentemente conclusosi con la loro catalogazione e inventariazione ed ora, nel rispetto delle leggi in materia archivistica e di privacy, dal prossimo 2 novembre sono consultabili – su richiesta con un apposito modulo reperibile al Polo archivistico di Reggio Emilia o sul Sito internet dello stesso Archivio Officine Reggiane - da parte di studiosi, ricercatori e famigliari degli stessi ex dipendenti.

Il modulo di consultazione, compilato, andrà consegnato al Polo archivistico che - qualora la documentazione esista ancora: non vi è certezza assoluta, i documenti hanno attraversato un secolo e, la maggior parte di essi, due guerre mondiali con bombardamenti pesantissimi - metterà a disposizione la Cartella richiesta nell’arco di 5 giorni lavorativi.

La linea di costruzione di locomotive (Archivio storico Reggiane)
La linea di costruzione di locomotive (Archivio storico Reggiane)
E’ l’esito recente forse più significativo della prosecuzione del progetto di salvaguardia, riordino e valorizzazione dell’Archivio storico delle Officine Reggiane – disegni tecnici, lucidi, fondo fotografico, cartelle del personale, libri sociali, video e oggetti – donato dall’imprenditore Luciano Fantuzzi, ultimo proprietario delle Officine Reggiane, al Comune di Reggio Emilia. Le schede. Gli oltre 22.000 fascicoli individuali sono collocati in ordine alfabetico e distinti fra operai, quadri e dirigenti. Ciascuno di essi racconta la storia personale e lavorativa del dipendente. Le schede individuali che documentano gli stati di servizio, assieme ai singoli fascicoli, rappresentano una fonte di informazione significativa per la quantità e la varietà delle registrazioni riportate e costituiscono lo strumento primario e corrente di informazione sui lavoratori, che l’organizzazione aziendale tiene costantemente aggiornati.

Le foto. C'è poi un'affascinante percorso fotografico. Le Officine Reggiane, tra il 1937 e il 1981, hanno raccolto un ingente numero di scatti fotografici che testimoniano e raccontano la vita dell'azienda e dei propri dipendenti. Il fondo è costituito da 21.124 immagini, tra negativi su lastra e su pellicola, fotografie a colori e fotografie in bianco e nero, contenuti in 65 scatole di legno e 2 scatoloni, che documentano visivamente la storia secolare dell’azienda. I disegni tecnici. In 13 casse di legno e 3 cassettiere sono conservati migliaia di disegni tecnici realizzati dalle Reggiane in quasi 100 anni. Internet. La storia delle Reggiane è consultabile anche online sul sito internet www.archivioreggiane.it. Questa imponente opera di recupero è stata presentata nel corso di R-Day, porte aperte all’Archivio Officine Reggiane ai Chiostri di San Domenico.