Addio a ’Iusfin’ della Latteria Centro Ghiardo

Cagni fu tra i soci fondatori e presidente dell’azienda per 30 anni, il figlio: "Si è costruito dal nulla, sapeva parlare con tutti". Domani i funerali

Addio a ’Iusfin’ della Latteria Centro Ghiardo

Addio a ’Iusfin’ della Latteria Centro Ghiardo

Da giovane mezzadro a presidente della Latteria Centro Ghiardo, uno dei più grandi caseifici tra i 292 del comprensorio del Parmigiano-Reggiano, con un fatturato annuo di 38 milioni di euro. Talento, intelligenza, capacità di lavoro incredibili e un carattere dialogante: questo era Giuseppe "Iusfin" Cagni, spentosi a 89 anni mercoledì al Santa Maria Nuova. Un uomo che, nonostante avesse solo la terza elementare, ha dimostrato una capacità imprenditoriale e una lungimiranza straordinarie sia nell’azienda agricola che ha costruito che negli oltre 30 anni (dal 1981 al 2011) di presidenza della latteria di cui era stato uno dei soci fondatori. In questa veste ha ricevuto numerosi riconoscimenti pubblici: la Centro Ghiardo è infatti la maggiore latteria reggiana a stabilimento unico. "Iusfin" lascia i figli Giampaolo (con Daniela) e Fabrizio (con Sara), il fratello Ernesto, i nipoti Valentina, Giulia, Chiara, Gaia e Luca: quest’ultimo lavora in azienda con il babbo e lo zio. "Mio padre si è costruito dal nulla. Era mezzadro a Carpineti, quando ventenne con la famiglia scese a Bibbiano – spiega il figlio Fabrizio –. Comprarono al Ghiardo un podere di una decina di biolche, con 15 vacche nella stalla. Oggi abbiamo 180 biolche di proprietà e 170 animali. Aveva una mente eccezionale, fiuto da manager, faceva i conti a mente come un computer… E soprattutto era un ‘grand om’: mite e tranquillo, buono, guanto velluto e pugno di ferro. Era ragionevole e trovava sempre una soluzione parlando con tutti. Un grande lavoratore, forte anche fisicamente, che ha dedicato alla famiglia e al lavoro tutte le sue energie". Poi una decina di anni fa, con il progressivo peggiorare della salute, ha avuto la saggezza di passare il testimone alle generazioni più giovani. Come "Iusfin" ha raccontato in un volume, negli anni ’60 il Ghiardo era una terra difficile da coltivare a causa della poca acqua e dei dislivelli, con tanti piccoli appezzamenti e stalle minuscole: "I contadini si ritrovavamo a chiacchierare mattina e sera negli orari in cui si portava il latte al casello; d’inverno scendevano certe nebbie che ci sembrava di trovarci in un posto dimenticato dal mondo". La volontà di associarsi è molto sentita e il 9 marzo 1966 viene costituita la coop del Ghiardo, che operava nel vecchio casello. Nel ’68 viene costruita una nuova sede. Nel 1981, quando Cagni ne diventa presidente, si producono 12 forme al giorno: "A quei tempi ci sembravano tantissime". Quindi, nei primi anni 2000, vengono incorporate le latterie sociali Grassano di San Polo, Orologio di Montecavolo e Nuova Montalto di Vezzano. E nel 2013, dopo un importante investimento, vengono inaugurati i nuovi impianti: nel 2023 si sono prodotte 154 forme al giorno, oltre 56mila in un anno… Stasera alle 20, nella chiesa parrocchiale sarà recitato il rosario in memoria, mentre i funerali si svolgeranno domani (sabato) alle 9.30: il corteo partirà dalle camere ardenti del S. Maria Nuova per la chiesa di Bibbiano. I parenti chiedono a chi volesse ricordarlo offerte all’associazione "Gruppo genitori La Rondine" di Cavriago.