Addio a Roberto Leoni. L’artefice della rinascita del teatro San Prospero

Bancario in pensione, aveva 81 anni. Le esequie oggi alle 14 nella chiesa di Sant’Agostino. Maccarini: "Aprì la sala di via Guidelli a titoli di prosa importanti, corsi, perfino i burattini di Sarzi" .

Addio a Roberto Leoni. L’artefice della rinascita del teatro San Prospero

Addio a Roberto Leoni. L’artefice della rinascita del teatro San Prospero

Roberto Leoni si è spento a 81 anni. Ex bancario al S. Geminiano e S. Prospero, per quasi quarant’anni è stato l’anima e il motore del Teatro San Prospero.

Nei primi anni ’80, dopo un lavoro di restauro, portò il San Prospero da teatro parrocchiale dedicato solo alla commedia dialettale a una sala cittadina con dignità professionale.

E fondò la compagnia teatrale San Prospero, prima diretta da Ivo Guerra poi da Alberto Cottafavi, che portò in scena innumerevoli drammaturgie della tradizione italiana.

"Lui stesso faceva parte della compagnia - ricorda Gianna Alfier, segretaria di produzione e addetta stampa del Teatro San Prospero in quegli anni – Era mosso da una passione enorme, prendeva parte a tutti gli spettacoli che la compagnia metteva in scena. Addirittura conosceva perfettamente ogni parte del copione ed è capitato diverse volte che in una sola giornata recitasse in tre spettacoli diversi. Con Roberto Leoni il Teatro San Prospero ha cambiato il suo ruolo nella città, da sala parrocchiale dove si presentavano solo commedie dialettali è diventato un vero e proprio palcoscenico dove si proponevano soprattutto opere in italiano e si affrontavano diversi generi".

Stefano Maccarini tra il 1984 e il 1993 è stato presidente del Teatro San Prospero, lasciando poi il testimone a Roberto Leoni, che rimase in carica fino a gennaio 2015. "Roberto Leoni ha dato davvero l’anima per il San Prospero – dice Maccarini. – Non si è mai risparmiato. Durante la mia presidenza era consigliere e tesoriere, quest’ultimo un ruolo a cui teneva molto. Di professione era ragioniere e faceva il cassiere in banca. Ha aperto la sala di via Guidelli a generi mai sperimentati quando era solo palcoscenico di spettacoli amatoriali, ospitando titoli di prosa importanti, corsi, cinema, operette e perfino Sarzi con i suoi burattini".

Nel 2014 Roberto Leoni chiamò Matteo Bartoli a collaborare. "Lavorammo insieme per quasi un anno – racconta Bartoli - poi dal 2015 diventai io presidente del Nuovo Teatro San Prospero. Nonostante i problemi di salute si spese senza alcun limite fino all’ultimo giorno di lavoro". Nel gennaio 2020 il Teatro San Prospero lo ringraziò con una targa, per la dedizione dimostrata in tanti anni di lavoro. Roberto Leoni lascia la moglie Camilla Duri, per molti anni amata e stimata docente al liceo classico Ariosto, le figlie Chiara e Lucia.

I funerali si svolgono oggi, partendo alle 13,45 dalla camera ardente del Santa Maria Nuova per la chiesa di Sant’Agostino, dove viene celebrata la messa. Si prosegue poi per il cimitero monumentale.

Nella foto: Roberto Leoni (a sinistra) con Stefano Maccarini

Stella Bonfrisco