L’occupazione accende le elezioni. La coalizione di Massari si spacca. I rivali attaccano: "Atto di illegalità"

Mentre Aq16 lascia gli ex ambulatori di via Monte San Michele dopo 5 giorni di presidio, scoppia la polemica. Azione: "Gesto dimostrativo". IV,+Europa e Psi: "Ma è inammissibile". Il centrodestra tuona: "È un reato".

L’occupazione accende le elezioni. La coalizione di Massari si spacca. I rivali attaccano: "Atto di illegalità"

L’occupazione accende le elezioni. La coalizione di Massari si spacca. I rivali attaccano: "Atto di illegalità"

L’occupazione degli ex poliambulatori di via Monte San Michele da parte di Aq16 accende la campagna elettorale. A fare clamore sono le dichiarazioni rese ieri al Carlino dal candidato sindaco del centrosinistra Marco Massari, il quale ha ’smorzato‘ così: "Gesto dimostrativo e senza violenza, l’attenzione sul tema è giusta". Da qui si scatena il dibattito con attacchi da parte dei competitor alle urne, ma anche all’interno della stessa coalizione del Pd. Già la condivisione dell’occupazione da parte di Sic (Sinistra Italiana e Rec) – ribadita pure ieri per bocca della candidata Maria Pellicciari ("Si guardi la vicenda da un altro punto di vista: sosteniamo chi riporta l’attenzione sulla sanità", ha detto) aveva fatto storcere il naso agli alleati. Poi le parole di Massari hanno acuito la crepa.

Netta la presa di posizione di ’Uniti per Reggio’. "Le occupazioni sono illegali. Si possono condonare gesti dimostrativi, ma non è ammissibile una vera e propria occupazione che mette anche in pericolo la vita delle persone stesse", chiosano con una nota congiunta Maura Manghi (Italia Viva), Fulvio Camellini (Psi) e Mariafrancesca Sidoli (+Europa). Che poi entrano nel tema: "Il recupero dei locali ha costi inaffrontabili per l’ente pubblico. La proprietà è comunque non del Comune (ma dell’Ausl, che ha denunciato Aq16, ndr). La scelta di un’asta che porterà fondi alla sanità reggiana è una scelta che guarda al futuro della città. Siamo con Massari quando promette un presidio sanitario in centro, in locali adeguati e sicuri". Claudio Guidetti di Azione sposa invece la linea Massari: "Nessun avallo all’illegalità come strumentalmente sostiene la destra (replica così alle parole di Aragona di Fratelli d’Italia che ieri aveva attaccato Massari e suoi alleati, ndr) alla ricerca della sterile polemica per mascherare la propria incapacità di produrre proposte. L’occupazione è stata dimostrativa e non violento, non ne farei un caso più grave di quello che è nei fatti. Fortunatamente a Reggio non avvengono fatti violenti come in altre città e università. La protesta quando è pacifica è un segnale di democrazia matura. La casa è un problema serio e il Pru del Comune prevede un recupero dell’immobile con una destinazione ad uso polifunzionale, residenziale anche convenzionata, servizi e terziario. Su questo bisogna lavorare anche cercando sinergie pubblico-privato".

Da fuori però piovono bordate. "Per colui che si candida a diventare sindaco che dovrebbe essere quindi il garante della legalità, le occupazioni di immobili vuoti sono semplici “atti dimostrativi”? E allora questo vale solo se sono compiuti dai centri sociali di sinistra o in ogni caso?", tuona Alessandra Guatteri, candidata nella lista civica di Giovanni Tarquini del centrodestra. "Dibattito surreale – sentenzia Paola Soragni (Movimento per Reggio) – Il punto della questione è un altro, ossia la presenza in città di locali che erano adibiti a servizio di sanità pubblica e ora lasciati andare in malora. Un patrimonio pubblico buttato come un rifiuto. La rappresentazione plastica della sanità di oggi. La nostra proposta è ristrutturare i poliambulatori e riportarli al loro utilizzo originario: pubblici e gratuiti". Una tirata d’orecchie arriva anche da Annamaria Terenziani di Confedilizia: "Occupare un immobile abusivamente è un reato. Non pagare l’affitto è violazione contrattuale. Se non si concorda su queste regole basilari del vivere civile allora vuol dire accettare che la nostra società vada incontro a qualunque abuso e barbaria. Tutto allora può diventare gesto dimostrativo...".

Intanto, dopo cinque giorni di occupazione dal 1° maggio, ieri mattina Aq16 ha lasciato gli ex poliambulatori terminando il presidio (foto a fianco). "È stato un atto dimostrativo sulla svendita del patrimonio pubblico – fanno sapere dal centro sociale – Abbiamo avuto grande riscontro, circa un centinaio di persone in questi giorni sono venuti a raccontarci la loro situazione drammatica sulla casa. Ci sono tanti edifici sfitti che si possono mettere a posto. Continueremo con questa battaglia. Massari e bagarre politica? Per noi è importante che se ne parli, dall’inizio della campagna elettorale c’è stato silenzio sul tema".

Daniele Petrone