Aggredisce i carabinieri, bloccato col taser

Emergono nuovi particolari sull’aggressione avvenuta a Felina. Lo scalmanato , 50 anni, deve rispondere di resistenza e violenza

Aggredisce i carabinieri, bloccato col taser

Aggredisce i carabinieri, bloccato col taser

Ferito, ubriaco e fuori di testa, prima minaccia i soccorritori poi attacca i carabinieri, che per bloccarlo sono stati costretti a utilizzare il taser. L’esagitato è un 50enne abitante a Felina di Castelnovo Monti, che infine è stato arrestato con le accuse di resistenza, violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale. Due militari sono rimasti feriti nell’operazione e sono usciti dal pronto soccorso con prognosi di tre giorni ciascuno. La vicenda – già anticipata ieri dal Carlino – risale a sabato notte, quando nella centralissima via Fratelli Kennedy, nella frazione di Felina, un uomo con ferite alla testa è stato raggiunto da un’ambulanza inviata dal 118 per soccorrerlo.

L’uomo si trovava fuori dall’EighTeen Bar e avrebbe cominciato a infastidire i clienti, tra cui una ragazza alla quale avrebbe rivolto qualche apprezzamento di troppo. Poi, secondo alcuni testimoni, gli amici di lei per difenderla lo avrebbero aggredito con pugni e una bottigliata in testa. Ma questi, già ascoltati dagli inquirenti, riferiscono che l’uomo sia caduto da solo, sbattendo con la testa a terra. Versioni contrastanti che la procura di Reggio dovrà approfondire. Ciò che invece è acclarato è che il ferito invece di lasciarsi medicare, ha iniziato ad inveire contro i sanitari, rifiutando di farsi toccare. A quel punto è intervenuta una pattuglia della stazione di Castelnovo Monti, che stava svolgendo un normale servizio di controllo del territorio. Erano circa le ore 23,30 e molte persone hanno assistito allibite alla scena, tanto che poi sulla pagina Facebook della cittadina c’è chi ha poi commentato: "L’ho visto… Era fuori come un drago". Alla vista della gazzella dei carabinieri l’uomo non solo non si è calmato e fatto medicare, ma è diventato ancora più aggressivo. Prima si è avventato contro l’automezzo di servizio prendendolo a calci e pugni poi, quando ne sono usciti i componenti la pattuglia, si è avventato contro di loro. Con molta fatica i due militari sono riusciti infine a ammanettarlo, ma il 50enne continuava a dimenarsi.

È arrivata anche un’auto del radiomobile, e a quel punto per bloccare l’esagitato si è dovuti ricorrere allo storditore elettrico. Solo allora i militari sono riusciti ad avere la meglio sull’uomo – che alla luce della flagranza dei reati – è stato condotto in caserma in stato di arresto. Francesca Chilloni