Alternativa Civica e il salasso della Tari: "Il Comune intervenga"

"Salirà del 5% per le famiglie e del 2% per le imprese.. Altri esempi virtuosi però. in provincia ci sono"

"La Tari nel giro di un decennio è praticamente raddoppiata. E quest’anno a Sant’Ilario l’aumento sarà del 5% per le famiglie e del 2% per le imprese. Considerando le difficoltà della pandemia, e quelle inflazionistiche attuali, il Comune deve assolutamente intervenire per porvi rimedio".

A ribadirlo è Alternativa Civica per Sant’Ilario e Calerno, che sferza l’amministrazione sulla tassa legata ai rifiuti. Secondo il gruppo consigliare, gli esempi virtuosi ci sono: "Rubiera per evitare gli aumenti ha deciso di utilizzare 23.000 euro dei dividendi Iren e 230.000 euro di fondi Covid che aveva vincolato. Così come Gualtieri e Novellara che pur appartenendo ad un bacino diverso (e con un gestore diverso) hanno abbassato le tariffe. Proposte che abbiamo inoltrato anche noi. Ma sono state respinte nel silenzio del sindaco, con l’inevitabile conseguenza dell’aumento della tassa".

Alternativa Civica sottolinea un altro aspetto importante: "Il paradosso è che i cittadini di Sant’Ilario riciclano i rifiuti nella misura di quasi il 90%, però rispetto all’anno scorso i contributi per recupero di materia e di energia sono calati di oltre 100.000 euro. Il Comune di fatto sta scivolando su un piano inclinato inarrestabile. E siamo preoccupati anche degli aumenti futuri: il costo totale del servizio sarebbe di 2,5 milioni di euro, ma quest’anno è stato bloccato a 2. Se non ci fosse un ulteriore limite di spesa, ci troveremmo di fronte a una situazione molto grave".