Covid, il monologo di Gherpelli "Non si vive di ristori..."

Lo sfogo dell’attore reggiano: "Il mondo della cultura e dello spettacolo è fatto di lavoratori, che hanno stessi diritti e la dignità di tutti gli altri"

L’attore reggiano Andrea Gherpelli sul set di ‘Cuori’ di Riccardo Donna

L’attore reggiano Andrea Gherpelli sul set di ‘Cuori’ di Riccardo Donna

Reggio Emilia, 1 novembre 2020 - Impegnato a Torino sul set di una fiction, dal titolo ’Cuori’, che andrà in onda in prima serata su Rai 1, l’attore reggiano Andrea Gherpelli ci racconta come sta vivendo questa nuova situazione generata dalla chiusura di teatri e cinema. "La distanza tra politica e vita vera è ormai siderale – dice l’attore di Correggio –. Le decisioni prese non sembrano tenere alcun conto della realtà. Evidentemente si ritiene più rischiosa la diffusione del contagio stando distanziati e sempre con la mascherina ben indossata, fermi, zitti, piuttosto che su un mezzo pubblico di trasporto".

Andrea, lei è un artista che lavora per il teatro, il cinema e la televisione. Attualmente sta girando per la televisione, ma le mancherà il resto... "Certo. In questo momento poi avevano ripreso a girare nelle sale i film nei quali avevo recitato - tra cui "Volevo nascondermi" con la regia di Giorgio Diritti, sulla vita di Antonio Ligabue – e ora è di nuovo tutto fermo. Il mio invito a tutti, in questo momento, è quello di selezionare con attenzione i contenuti trasmessi dalla televisione. Considerata l’impossibilità di frequentare cinema e teatri, luoghi dedicati alla cultura, al pensiero e al confronto, credo che l’unica possibilità di salvezza per tenere alto il livello di riflessione e libertà di giudizio sia setacciare con cura quello che ci viene offerto".

La sua categoria è allo stremo: per la maggior è composta da persone che non possono permettersi il lusso di non lavorare per lunghi periodi. "Una cosa è sicura: non si può vivere di ‘ristori’. Il mondo della cultura e dello spettacolo è fatto di lavoratori, che hanno stessi diritti e la dignità di tutti gli altri".

In questo momento lei è sul set della fiction Cuori di Riccardo Donna. La normativa ha cambiato il modo di lavorare? "Sì. Oltre a doverci sottoporre, tutti, ogni settimana al tampone e ogni giorno al test sierologico, ogni cosa viene continuamente sanificata. A parte gli attori coinvolti nella scena che si sta girando, tutti - dal macchinista al regista, dalla costumista all’ultimo attore - devono sempre indossare la mascherina. Viviamo in una specie di clausura. Per fortuna riesco ancora a tornare a casa nel fine settimana, a Correggio nell’azienda agricola di famiglia che non voglio trascurare, così al sabato posso partecipare al mercato contadino e occuparmi della semina".

Di cosa parla questa fiction? "Racconta una storia vera: di quattro medici che negli anni 60 sperimentarono alle Molinette di Torino i primi cuori artificiali. Sarà trasmessa nel 2021, mentre sarò a breve su Rai 2 con ’L’Alligatore’ e su Canale 5 con ’Il silenzio dell’acqua 2’".