Reggio Emilia, 21 marzo 2024 - Sono stati tutti assolti, a parte quattro persone che hanno avuto pene lievi e qualche proscioglimento per prescrizione gli imputati del processo di primo grado con rito ordinario scaturito dall'inchiesta sui presunti appalti pilotati del Comune di Reggio: è questo il verdetto emesso stamattina dalla Corte dei giudici presieduta da Sarah Iusto, a latere Francesca Piergallini e Matteo Gambarati, davanti alla quale sono sfilati venti imputati.
Secondo l'accusa, le gare pubbliche sarebbero state confezionate su misura per aggiudicarle a realtà o soggetti già prescelti a monte: l'inchiesta della Finanza è stata coordinata dai pm Valentina Salvi e Giulia Stignani. Per chi è stato riconosciuto responsabile, sono state pronunciate condanne per una sola vicenda: quella del bando relativo all'affidamento del servizio di ripristino della sicurezza stradale all'autofficina Corradini, valore 950mila, secondo l'accusa in cambio di un accordo su una controversia su crediti vantati dall'autofficina verso il Comune per 2 milioni e 700mila euro.
Bando ‘Corradini’ per recupero mezzi
Per Santo Gnoni, avvocato ed ex responsabile dell'ufficio legale del municipio, considerato dalla Procura la figura con la posizione più grave, erano stati chiesti in totale 11 anni anche relativamente ad altri bandi, contestando pure la corruzione: oggi è stato condannato solo per la vicenda Corradini, per il reato di turbata libertà degli incanti, a 1 anno e 6 mesi, 1.200 euro di multa, con la pena sospesa.
Stessa condanna, pena sospesa, per il medesimo bando, è stata emessa per Roberto Montagnani, allora dirigente del servizio Appalti (per lui erano stati chiesti 4 anni e mezzo). Entrambi gli imputati sono difesi dall'avvocato Liborio Cataliotti. Per Vincenzo e Lorenzo Corradini, padre e figlio, titolari dell'omonima autofficina di soccorso stradale, assistiti dagli avvocati Nino Giordano Ruffini e Vito Alessandro Pellegrino, pronunciata la condanna a 1 anno e 600 euro di multa, pena sospesa (richiesta pm: 2 anni). Per tutti e quattro disposta anche l'incapacità a contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. Per la medesima vicenda sono stati invece assolti l'avvocato Giuseppe Altieri (richiesta pm: 2 anni) e il commercialista Alessandro Lucci (richiesta pm: assoluzione). Gnoni è stato anche assolto dall'accusa di istigazione alla corruzione per una vicenda in cui, come giudice delle Commissione tributaria reggiana, doveva rispondere di aver promesso di favorire in una causa i titolari di un'autofficina reggiana in cambio di lavori gratuiti all'auto.
Bando mobilità: accusa ‘sgretolata’
Si è sgretolata l'accusa relativa al maxi bando della mobilità, col valore più alto, oltre 25 milioni, che fu confermato al Consorzio Tea per l'affidamento di una svariata serie di servizi. Assolto l'ex dirigente alla Mobilità del Comune Alessandro Meggiato (richiesta pm: 2 anni) così come Montagnani e l'avvocato Paolo Coli (richiesta pm: 2 anni e mezzo). Relativamente a questa vicenda, è stato assolto anche l'ex assessore alle Infrastrutture Mirko Tutino per due ipotesi di rivelazione di segreto d'ufficio (pm: 1 anno e 3 mesi). Per lo stesso reato, assolti anche Gnoni e Montagnani.
Bando asilo: tutti assolti
Assolti Montagnani, Gnoni, l'allora dirigente del settore comunale Scuole Paola Cagliari (richiesta pm: 2 anni); Nando Rinaldi, presidente Istituzione Scuole e nidi (richiesta pm: assoluzione); Anna Maria Mazzocchi, membro commissione di gara, (richiesta pm 2 anni); Tiziana Tondelli, funzionario dell'Istituzione (richiesta pm: 2 anni) e l'avvocato Stefano Vaccari (richiesta pm: 2 anni).
La vicenda riguardava l'affidamento della gestione del nido 'Maramotti' alla cooperativa 'Panta Rei', secondo l'accusa escludendo con alcuni escamotage la società romana Baby&Job che nel processo si è costituita parte civile.
Asp
Assolti Gnoni, Anna Messina, Valeria Sborlino, Daniela Agosti (richiesta pm: prescrizione): la vicenda riguardava una presunta attestazione falsa di presenze relativamente alle sedute per la selezione dei candidati da sottoporre al consiglio di amministrazione dell'azienda servizi alla persona per la successiva scelta
Brokeraggio
Assolti Gnoni e Luigi Severi (richiesta pm: assoluzione) come presidente della Union brokers, per le accuse corruttive sulla gara che riguardava il servizio di consulenza e brokeraggio assicurativo del Comune, valore 300mila euro: secondo l'accusa Gnoni aveva ricevuto il rinnovo gratuito di un'assicurazione sulla casa in cambio del rinnovo del servizio alla società Union brokers.
Prescrizioni
Per Gnoni è stato pronunciato il non doversi procedere per prescrizione per un'accusa di istigazione alla corruzione riguardante il suo ruolo in passato di giudice della commissione tributaria di Reggio: secondo la Procura, Gnoni aveva sollecitato a un avvocato di Parma un 'dono' da 15mila euro per favorire il suo assistito. Non doversi procedere per Gnoni, Montagnani, Coli, e gli avvocati Matteo Fortelli e Roberta Ugolotti (per gli ultimi due il pm aveva chiesto 2 anni) per prescrizione sul bando che riguardava l'affidamento dei servizi legali del Comune.