Arrestato con il crack: va ai domiciliari

Arresti per spaccio nella zona della stazione: due nigeriani finiscono in manette con diverse droghe sequestrate. Uno agli arresti domiciliari, l'altro con divieto di dimora. Altri arresti e sequestri di denaro avvenuti durante le operazioni della polizia.

Un altro arresto nella zona della stazione per spaccio. Un nigeriano 33enne, Nathaniel Osawe Akaka, è finito in manette per la cessione di una dose di crack a una donna, e per aver detenuto un involucro con altro crack (0,2 grammi), uno con cocaina (9,4 grammi), uno con eroina (5,7 grammi), ulteriori due confezioni con cocaina (1,09 grammi) e un altro pezzo e frammenti di crack (3,9 grammi). Per lui la squadra mobile ha eseguito lunedì un arresto in forma differita, scattato alle 17 quando la consumatrice aveva raggiunto in bici via Sani. Il 33enne è arrivato in monopattino e la polizia ha assistito a uno scambio. La donna è stata trovata con una dose di crack, il 33enne di un’altra confezione, due cellulari e 210 euro. Dalla perquisizione domiciliare è poi emerso il resto degli stupefacenti, oltre a 995 euro sequestrati. Ieri la direttissima: per lui, difeso dall’avvocato Gisella Mesoraca, il giudice Caputo ha disposto i domiciliari.

Lunedì altre due direttissime per altri arresti della polizia. Un giovane era stato fermato sabato nella zona di piazzale Tricolore: nato in Nigeria, si chiama Priestly Joe, ha 28 anni e risulta senza fissa dimora. Le manette sono scattate per la vendita di una dose di crack: è il terzo arresto a suo carico, e ha già avuto un paio di condanne. Davanti al giudice Luigi Tirone, difeso dall’avvocato Mesoraca, il pm ha chiesto il divieto di dimora, poi disposto dal giudice. Lui dice di abitare nello stesso palazzo di via Bisi dove dimora anche una connazionale arrestata dalla polizia, che il 28enne sostiene di non conoscere. La donna, Joy Omorodion, 31 anni, risulta domiciliata in via Bisi, al civico 2, e ha un permesso di soggiorno. Alle 13.45 di sabato la squadra mobile hanno colto movimenti sospetti: è stato dapprima trovato un uomo, Endurance Ete, 26 anni, che risultava destinatario di una misura cautelare emessa dal tribunale di Modena: ha riferito che la casa era della 31enne - in un’anta dell’armadio sono state trovate diverse droghe e 15.580 euro in una valigia e in una borsa - e che la stava aspettando. Lei è comparsa lunedì davanti a Tirone: difesa da Mesoraca è stata rimessa in libertà perché non ha precedenti e vi è una previsione di pena entro i due anni.

Alessandra Codeluppi