
La blogger Sara Balotta: "Famiglie sole e abbandonate nella battaglia. Sempre più mamme costrette a lasciare il lavoro per accudire i figli a casa"
Reggio Emilia, 18 giugno 2024 – "Sono passati due mesi e mezzo dalla mia prima denuncia pubblica sul costo maggiorato dei campi estivi per i bambini affetti da autismo (100 euro al giorno in più per pagarsi il sostegno) e a parte tante belle parole di solidarietà nulla è cambiato. Siamo soli, abbandonati e nessuno dice di avere i fondi i per aiutarci".
Sara Balotta, mamma 40enne di Barco, torna sulla denuncia che il Carlino aveva ospitato a fine aprile. Due figli, di 3 e 5 anni, a quest’ultimo è stato diagnosticato un autismo di livello 2 con iperattività grave. Ma per far sì che venga seguito al campo estivo, dopo la fine della scuola materna, servirebbe un esoso esborso extra da parte dei genitori.
"Sono più agguerrita di prima – incalza la donna –. Cresciamo figli disabili. Le guerre, quelle costruttive, sono all’ordine del giorno. Non mi ferma la disabilità di mio figlio figuriamoci l’indifferenza. Viviamo in un Paese ormai convinto che chi è diverso deve pagare di più, deve essere allontanato e messo in un angolo per non rallentare o dare fastidio, un Paese che spesso vede solo il proprio giardino Per carità non chiedo subito di andare sulla luna, ovvero da domani campi estivi per tutti disabili e non in egual misura, no questo sarebbe un mondo giusto che a oggi non siamo ancora capaci di vivere. Ci accontentiamo dell’elemosina quest’anno. Almeno preparate il razzo".
La proposta è concreta: "Vi stiamo dando il tempo: dodici mesi per portarci sulla luna – incalza Balotta –. I disoccupati preparati per essere educatori ci sono. I soldi pure. Lo Stato ci chiede di fare figli e i figli ci sono. Eccoli qua. Tanti e diversi tra loro. Quelli con alcune marce da regolare che poi spiccano il volo come gli altri lo Stato li deve aiutare. Questo fa uno Stato. Aiutare, coinvolgere e guidare il popolo. Abbandonarlo solo perché ’malato’ non farà altro che farlo morire del tutto".
Il suo blog, ’In punta di piedini’, è ormai diventato un appuntamento quotidiano per centinaia di mamme che trovano conforto e condivisione nelle difficoltà quotidiane.
"Dobbiamo tenere conto che io porto la mia esperienza, che riguarda un bambino frequentante la scuola dell’infanzia – chiosa la 40enne –. Quando anche lui inizierà la scuola primaria verrà, come già avviene per tanti bambini, abbandonato a sé stesso dal 9 giugno al 15 settembre. Più crescono più è difficile per noi genitori gestire questo distacco scolastico di 3 mesi. Oggi come in futuro, non ci saranno educatori per tutti e sicuramente non copriranno tutte le ferie. Di conseguenza sempre più mamme si troveranno a dover scegliere di lasciare il lavoro, costringendoci così a una vita dipendente dalle finanze altrui (famiglia, marito, bonus statali). Come dico sempre, noi non vogliamo soldi, vogliamo servizi adeguati".
E conclude: "Infine, dovrei davvero ringraziare il Comune di Bibbiano per avermi dato una settimana di campo estivo extra a settembre dopo la mia denuncia? Qui non si tratta di ringraziare un Comune o l’altro per tappare qualche buco. Qui occorre veramente rivoluzionare il piano scolastico. Le famiglie si stanno impoverendo sempre di più e nello stesso tempo lo Stato ci chiede di fare figli che poi non tutela. Quindi ringraziare il Comune di Bibbiano perché a settembre A. farà cinque giorni in Fattoria con un educatore lascia il tempo che trova, nel senso che il problema si riproporrà sempre ogni anno per tutte le famiglie, anche per quelle che quest’anno non faranno neanche quella settimana perché non l’hanno chiesta. Perché tanto danno per scontato che per loro non c’è nulla".