Bibbiano, caso affidi. Revocato il patrocinio a Foti

La Val d’Enza ha revocato sala e sostegno al master tenuto dal guru di Hansel e Gretel

Claudio Foti

Claudio Foti

Reggio Emilia, 24 settembre 2019 - Revocato il patrocinio e la messa a disposizione di aule per un master e un corso che si tenevano nella sede dell’Unione Val d’Enza. Docenti, il guru della onlus Hansel e Gretel Claudio Foti ed i suoi collaboratori. Lavorando sottotraccia, a pancia bassa, la nuova giunta dell’Unione ha preso in mano il delicatissimo ‘dossier Servizi sociali’ e cerca di rimediare a storture, carenze o evitare disservizi.

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In questo senso vanno intese anche le recenti assunzioni di nuovi assistenti sociali, della nuova responsabile del Servizio Minori Monica Pedroni e la nuova responsabile dell’Ufficio di Piano Elena Manfredi, che vanno a sostituire le indagate Federica Anghinolfi e Nadia Campani.

E così, dopo che la sede di Barco ha ospitato il primo anno di lezioni, con una delibera pubblicata nei giorni scorsi sull’albo pretorio la Giunta ha ritirato il patrocinio al Master post laurea di secondo livello in «Gestione e sviluppo delle risorse emotive» (realizzato insieme alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma) e del corso di alta formazione «Sofferenza traumatica e intelligenza emotiva - strumenti clinici e psicologico-forensi di ascolto e cura».

Titoli tanto lunghi ed altisonanti quanto interessanti, peccato però che i formatori fossero le persone che sono al centro dell’inchiesta ‘Angeli e demoni’ proprio perché avrebbero usato sistemi terapeutici discutibili e maltrattato bambini (in alcuni casi provenienti da situazioni problematiche) provocando traumi anziché curarli, non ascoltandoli ma ‘imboccandoli’ con storie che si sarebbero poi sedimentate nella psiche dei piccoli come ricordi fasulli. Questa, ovviamente, è l’ipotesi dell’accusa.

Il patrocinio e una sede dove tenere le lezioni erano stati concessi con una delibera della precedente Giunta della Val d’Enza del 7 settembre 2018, motivando la decisione con «l’alto valore formativo». Non solo: nella delibera si disponeva «la partecipazione del proprio personale attraverso il riconoscimento delle ore che verranno svolte come orario lavorativo», e si assicuravano la «apposizione del logotipo del servizio Sociale Integrato e dell’Unione val d’Enza al materiale destinato a pubblicizzare le iniziative».

E per un anno, nell’ex scuola in centro a Barco oggi sede di uffici, le lezioni si tennero. Ma già in agosto la nuova giunta della Val d’Enza - sollecitata anche da Natascia Cersosimo dai banchi dell’opposizione - aveva affermato che questa «disponibilità» verso la Hansel e Gretel non fosse «compatibile» con l’indagine «Angeli e Demoni». E si deliberò con urgenza.