Coffrini: «Me ne vado perché voglio vivere. Ora ditemi se Brescello è mafioso»

Il sindaco: «Politica? Smetto. Ho una famiglia a cui pensare»

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Reggio Emilia, 24 gennaio 2016 - COFFRINI, ha deciso dunque: addio alla poltrona da sindaco?

«Sì. Provvederò a rassegnare le dimissioni la settimana prossima. Ufficialmente sabato mattina, perché in questi giorni devo finire alcune cose cose che avevo iniziato in Comune; delibere e altro... Farò una conferenza stampa in cui dirò tutto ciò che devo dire».

Sassolini da togliersi?

«No. Formalizzerò sabato tutta la mia situazione. Mi serve questo tempo per chiudere l’amministrazione ordinaria, cose che dovevo terminare, per non lasciare problemi a chi arriverà dopo di me».

Anche Matteo Salvini ha esultato per le sue dimissioni.

«Sono completamente disinteressato alle esultanze di Salvini».

Ma perché si dimette ora?

«Questo non è più vivere. Sono sedici mesi che arrivano attacchi pesantissimi a me e mio padre; nonostante io sia sempre incensurato, non indagato. Ho resistito sedici mesi, credo di aver dimostrato attaccamento al ruolo, ma non ce l’ho alla sedia. Ho anche una professione, vorrei vivere, senza essere ogni giorno in tv e sul giornale. Con rispetto del vostro lavoro. Vorrei vivere. Ecco».

Non fugge dalle accuse?

«Non ritengo che sia una fuga. Esco, con rispetto. Dopo che il prefetto ha dichiarato che comunque l’iter della relazione andrà avanti. Non ho mollato il paese fino ad ora solo per difendere Brescello, ma adesso posso andare tranquillo. Così vedremo che cosa ci sarà dentro questa relazione».

In che senso?

«Ci tengo a sapere se il mio paese è mafioso oppure no. Tengo alla legalità. Nonostante ciò che dicono gli esperti dell’antimafia. Io esperto non sono. Ma ora mi dicano se Brescello è mafioso o no».

Lei ha sempre dichiarato di essere sicuro che l’amministrazione non sia mai stata ‘infiltrata’.

«Per quello che mi riguarda, per quello che ho vissuto, ho una buona certezza. Non ho mai avuto contatti. La commissione ha fatto un lavoro grande, importante, ora vediamo cosa c’è. Sarà importante per tutti».

Il Pd è stato zitto per un anno. Poi improvvisamente hanno chiesto le sue dimissioni in maniera netta, alla chiusura della relazione. Forse conoscono già il contenuto...

«Non credo sia così. Comunque, dopo la richiesta di dimissioni del Pd ci sono stati contatti tra me, Costa e Manghi. Non ero d’accordo sul diktat, ma il confronto è stato civile. E ho preso in considerazione la cosa, dopo essermi confrontato con la mia maggioranza».

Non c’è una frattura con il partito?

«No. Io sono solo la punta dell’iceberg, anche gli altri consiglieri sopportano un bel peso. Noi non vogliamo sfidare nessuno, ma neanche scappare».

Come si sente ora?

«Come riferimento ho la mia coscienza, so cosa ho fatto. Hanno scritto di tutto nei miei confronti, cattiverie, senza avere uno straccio in mano, se non qualche frase sbagliata».

La bufera nacque dopo le dichiarazioni su Francesco Grande Aracri rilasciate da lei a una web tv. Perché non ha mai chiesto la pubblicazione integrale di quel video?

«Non ci ho mai pensato, sinceramente. Se ho detto cose errate, ho sbagliato, inutile arrampicarsi sugli specchi. Di certo, però, non volevo lodare nessuno».

Crede che sia stata macchiata l’immagine del paese?

«L’immagine di Brescello credo sia quella di un paese come tanti altri, con problemi, certo. Ma la presenza di alcuni non può inficiare tutto».

Le dispiace lasciare?

«Ho sempre avuto un bel rapporto con tutti, è anche difficile andarsene via. Ma sono molto stanco, non posso continuare così, ho una famiglia, un lavoro a cui pensare».

Continuerà a fare politica?

«Neanche per sogno. Non ci penso nemmeno. Ora mi riposo».

Nelle scorse ore i 5Stelle hanno chiesto le dimissioni del sindaco Vecchi, che ha comprato la casa da uno degli imputati di Aemilia.

«Questo sistema di tritacarne delle persone mi sembra assurdo e antidemocratico. Sono un avvocato, garantista di mestiere. Non voglio entrare in questo gioco. Nulla da eccepire e nulla da dire nei confronti del sindaco di Reggio. Ma sono sempre stato solo in questa vicenda e rimango solo. Mi occupo del mio orticello. Ma questo modo dei 5Stelle, questa accusa a 360 gradi... Per me non è una cosa normale. Nei confronti del sottoscritto e nei confronti di chiunque».