Buoni spesa Reggio Emilia, come averli

Domande solo online dal martedì. Dai 100 ai 400 euro in base alla grandezza del nucleo Possono chiederlo anche le partite Iva, oltre al bonus

Il sindaco Luca Vecchi

Il sindaco Luca Vecchi

Reggio Emilia, 5 aprile 2020 - Via alle domande per ottenere i buoni spesa ‘una tantum’ stanziati dal Governo. Il Comune di Reggio ha stabilito i criteri per distribuire i 900mila euro ottenuti. Le richieste si potranno presentare dalle 8,30 di martedì fino al 17 aprile. Il modulo si può trovare al link www.comune.re.it/buonospesacoronavirus .

La procedura si fa online (non si possono spedire cartacei) e per inviarla serve lo Spid (identità digitale): chi non l’avesse può richiederlo ai poli sociali territoriali. O in alternativa il modulo online deve essere stampato e firmato, poi rinviato scansionato e corredato da fotografia di un documento in formato Jpeg o Pdf , sempre sul sito. Chi non ha pc o smartphone può prenotare un appuntamento per recarsi negli uffici. Per info e assistenza si può contattare l’Urp (0522 456660) o i poli sociali.

I requisiti per il bonus? Persone o nuclei familiari residenti o domiciliati (anche per ragioni di studio) nel Comune di Reggio, che a prescindere dal reddito, sono state penalizzate a causa della pandemia perdendo uno o più stipendi. Saranno privilegiati precari, giovani partite Iva (possono fare questa domanda oltre a quello per il bonus a loro dedicato), piccoli imprenditori o commercianti che non hanno avuto incassi per il ‘lockdown’.

In seconda battuta possono rientrare, compatibilmente col residuo delle risorse, i nuclei monoreddito in cassa integrazione o similare che non stanno percependo il contributo perché erogato in maggio, i nuclei già in carico ai servizio sociali o che percepiscono il reddito di cittadinanza. Escluso invece chi ha un patrimonio mobiliare di importo complessivo superiore a 10mila euro.

I buoni (spendibili solo per generi alimentari nei negozi convenzionati - da martedì elencati sul sito del Comune) saranno ripartiti così: 100 euro (nucleo monopersonale), 150 euro (nuclei di 2 persone), 200 euro (3 persone), 250 euro (4 persone), 300 euro (5 persone), 400 euro (sei o più persone). È possibile richiedere un solo contributo per famiglia. I servizi sociali verificheranno le autocertificazioni incrociandole con altri dati disponibili all’anagrafe.