Affidi illeciti, il sindaco di Bibbiano Carletti resta agli arresti

Il tribunale non concede sconti a nessuno degli indagati

Affidi illeciti, Carletti e Anghinolfi restano ai domiciliari

Affidi illeciti, Carletti e Anghinolfi restano ai domiciliari

Reggio Emilia, 7 luglio 2019 - Il sindaco Andrea Carletti e tutti gli altri cinque indagati finiti agli arresti domiciliari rimangono dove sono. Lo ha deciso ieri il giudice per le indagini preliminari in merito alle richieste di revoca delle misure cautelari. I recenti interrogatori svoltisi in aula hanno convinto i magistrati a non concedere sconti in questa fase delicata d’indagine.

A pesare sulla scelta dei togati pare siano state in particolare due deposizioni, quelle rilasciate dall’assistente sociale Cinzia Magnarelli (che ha parlato di un sistema 'ideologico' dietro agli affidi gestiti dai servizi della Val d’Enza) e quella di Nadia Campani, la responsabile dell’ufficio piano Unione Val d’Enza.

Deluso il primo cittadino di Bibbiano Andrea Carletti, che tramite il suo avvocato Giovanni Tarquini fa sapere di prendere atto "con amarezza" della scelta, ribadendo «la sua correttezza nelle parti amministrative che lo riguardano». "La cosa a cui tiene di più – specifica il legale – è che le verifiche che attende riguardano sia la sua posizione, ma soprattutto la verifica del fatto che ci siano stati o meno abusi sui bambini, perché in questo caso si considererebbe vittima lui stesso".

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L'inchiesta ‘Angeli e demoni’ vede indagate 27 persone. Tra queste, sei sono ai domiciliari: Andrea Carletti (sindaco di Bibbiano); Federica Anghinolfi di Montecchio (dirigente servizi sociali Val d’Enza); Nadia Bolognini, di Torino, (psicoterapeuta); Marietta Veltri, di Quattro Castella (coordinatrice servizi sociali Val d’Enza); Francesco Monopoli, di Correggio (assistente sociale Val d’Enza) e Claudio Foti (psicoterapeuta ‘Hansel e Gretel’).

Per Anghinolfi e Monopoli è scattato anche il divieto di esercitare l’attività per sei mesi. Sei mesi di stop anche per Imelda Bonaretti di Sant’Ilario e Matteo Mossini, residente a Parma, psicologi dell’Ausl di Reggio. Stessa misura per Nadia Campani di Quattro Castella (responsabile ufficio di piano Unione Val d’Enza); Barbara Canei di Reggio (servizio sociale Unione Val d’Enza); Sara Gibertini di Bibbiano (assistente sociale Unione Val d’Enza); Cinzia Magnarelli di San Polo (assistente sociale Unione Val d’Enza); Maria Vittoria Masdea di Parma (educatrice); Annalisa Scalabrini di Casalgrande (assistente sociale Unione Val d’Enza) e Sarah Testa di Torino (psicoterapeuta ‘Hansel e Gretel’).

Divieto di avvicinamento a un minore loro affidato per Fadia Bassmaji  e Daniela Bedogni di Reggio. Indagati a piede libero Federica Alfieri di Parma (psicologa Ausl); Beatrice Benati di Correggio (assistente sociale Val d’Enza); Federica Gazzotti di Correggio (addetta stampa Ausl); Katia Guidetti di Quattro Castella (educatrice), Fausto Nicolini di San Martino (direttore Ausl); Cinzia Prudente di Montecchio; Marco Scarpati (avvocato), Valentina Ucchino di Reggio (neuropsichiatra infantile Ausl Montecchio); Flaviana Murru di Parma (neuropsichiatra Ausl Montecchio).